Divieto di accesso alle manifestazioni sportive per cinque giocatori e un dirigente del Città di Galati, oltre a un calciatore della Nuova Rinascita, in seguito alla violenta rissa avvenuta il 9 febbraio scorso a Galati Mamertino. Come riporta la Gazzetta del Sud, i provvedimenti – della durata di un anno – sono stati disposti dal questore di Messina, Annino Gargano, e vietano ai soggetti coinvolti di accedere a qualsiasi evento sportivo, anche di carattere amichevole.
Gli episodi si erano verificati al termine della partita tra Città di Galati e Nuova Rinascita, disputata allo stadio comunale “Parafioriti Ducezio” e conclusasi con la vittoria degli ospiti per 0-1. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Galati Mamertino, dopo il triplice fischio si era scatenata una violenta rissa che aveva coinvolto diversi giocatori di entrambe le squadre — e persino alcuni compagni tra loro.
La colluttazione, iniziata in campo, era poi proseguita negli spogliatoi, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine. I militari avevano immediatamente identificato e denunciato i protagonisti della rissa, che erano già stati colpiti da squalifiche decise dal giudice sportivo.
Ora, come sottolinea la Gazzetta del Sud, arrivano anche i Daspo: una misura ulteriore che mira a prevenire episodi di violenza nei campi dilettantistici e a tutelare l’ordine pubblico nelle manifestazioni sportive.