“Rinuncio alle medaglie”: il campione azzurro si priva di tutto | Lo fa per il bene della Juventus

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Per il bene della Juventus il campione azzurro si è privato praticamente di tutto, comprese le medaglie. Le ultime.

Ai Mondiali di nuoto in corso a Singapore arriva la prima medaglia d’oro in vasca per l’Italia. Dopo il successo nel trampolino dei 3 metri con la coppia Santoro-Pellacani, tocca alla rana azzurra festeggiare. La gara dei 50 metri è stata tiratissima e si è decisa per pochi centesimi, regalando un risultato storico al nuoto italiano.

L’Italia ha battuto la concorrenza russa e cinese nella specialità sprint della rana. L’oro è arrivato con un tempo di 26″54, davanti al russo Prigoda (26″62) e al cinese Qin Haiyang (26″67). Quarto posto per l’altro russo Kozhakin, seguito dal tedesco Imoudu, entrambi sotto i 27 secondi.

Una gara intensa, dominata da un atleta che ha saputo imporsi nel momento decisivo. Dopo la vittoria, è arrivato anche un siparietto curioso con i giornalisti, che ha svelato un lato inedito del campione: alla domanda se preferisse un bronzo olimpico o una Champions della Juve, ha risposto senza esitazione. La Champions, perché “la Juve viene prima di tutto”, come riportato da TuttoSport.

Un’affermazione che ha fatto sorridere e che ha subito mostrato il lato più umano dell’atleta, tifosissimo bianconero. Ma dietro le battute, c’è stata anche tanta emozione e consapevolezza. L’atleta ha raccontato il suo percorso e il valore di questa medaglia, maturata dopo anni di sacrifici.

L’analisi della gara

La sua analisi post gara è lucida e matura: nonostante qualche errore tecnico, è riuscito a mantenere la calma e a imporsi con forza. “Nei 50 rana non vince solo il più veloce, ma il più forte”, ha spiegato. Ha riconosciuto le imprecisioni, ma ha sottolineato come il lavoro mentale e la solidità costruita negli anni abbiano fatto la differenza.

Ha voluto dedicare la medaglia ai suoi affetti più cari, in particolare alla madre che lo ha portato per la prima volta in piscina. Un pensiero speciale anche per il padre e il fratello, sempre al suo fianco. Il suo mantra è non mollare mai, e oggi ne raccoglie i frutti con orgoglio e gratitudine.

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Di chi si tratta

Stiamo parlando di Simone Cerasuolo. Il ranista di Imola ha emozionato tutti non solo con la sua gara, ma anche con le lacrime e le parole dopo il trionfo. Ha raccontato di aver chiamato il padre la sera prima della finale, trovando in lui la forza per affrontare la gara decisiva. Il suo sogno di diventare campione del mondo si è realizzato.

Poco social, molto riservato, e legatissimo alla famiglia, Cerasuolo ha costruito il suo successo con umiltà e dedizione. Il nuoto è la sua vita, la sua passione assoluta. E oggi, l’oro mondiale al collo.