Serie C

Repubblica: “Sciotto, 475 mila euro per salvare il Messina”


Nonostante le ombre di un’inchiesta giudiziaria, i debiti accumulati e una penalizzazione già scritta di 14 punti, l’Acr Messina si è ufficialmente iscritto al prossimo campionato di Serie D. Una mossa al fotofinish resa possibile dal versamento, in extremis, di circa 475.000 euro da parte del socio di minoranza Pietro Sciotto, che ha saldato stipendi e contributi arretrati ai tesserati.

Come riporta Fabrizio Bertè su Repubblica Palermo, Sciotto non era solo: al suo fianco, nella giornata decisiva, c’erano anche i rappresentanti di un potenziale gruppo acquirente, pronto a sostenere l’iscrizione con garanzie fideiussorie e a trattare l’acquisizione del club. Ora si apre uno spiraglio per una possibile cessione del pacchetto di maggioranza dell’Acr.

Intanto, la Covisod, la commissione di vigilanza sulle società dilettantistiche, dovrà esprimersi sulla validità dell’iscrizione nei prossimi giorni. Per l’Acr, retrocessa dai professionisti, esiste anche un’ulteriore scadenza al 21 agosto, termine entro il quale andranno versati i contributi al Fondo fine carriera.
La fuga di Cissé e il ritorno di Sciotto

Come evidenziato da Bertè su Repubblica Palermo, lo scenario societario dell’Acr Messina è tutt’altro che limpido. Dopo l’ingresso in società dell’Aad Invest Group, che a gennaio aveva rilevato l’80% delle quote, non sono mai stati saldati gli stipendi da febbraio a maggio. I vertici dell’Aad – Doudou Cissé e Alexandre Chateaux – si sono dileguati, lasciando Sciotto, ex presidente e oggi socio di minoranza (20%), solo al comando.

Anche l’ex consulente Francesco La Fauci ha preso le distanze. In teoria, alla guida del club ci sarebbe l’italo-francese Stefano Alaimo, presidente scelto proprio da Cissé, ma nei fatti mai realmente operativo: aveva persino presentato le dimissioni, lasciando di nuovo campo libero a Sciotto. Il quale, probabilmente anche per evitare una liquidazione giudiziale e relative conseguenze legali, ha deciso di pagare gli arretrati.
Tre club in città: caos e concorrenza

Come sottolinea ancora Fabrizio Bertè su Repubblica Palermo, il prossimo anno Messina avrà tre squadre nel panorama dilettantistico. L’Acr Messina in Serie D, la Messana – fresca di promozione in Eccellenza e rafforzata da nuovi soci – e il Città di Sant’Agata, che ha cambiato sede e nome in «Messina 1947», presentando domanda di ripescaggio in Serie D. Il club dell’argentino Maximiliano Sosa mira a diventare la prima realtà cittadina, rilanciando la rivalità sullo Stretto anche a livello dilettantistico.

Nonostante il caos, quindi, l’Acr Messina tiene duro e si aggrappa alla Serie D. Ma il futuro resta in bilico tra tribunali, nuovi soci e concorrenza interna.

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Redazione