Lo scudetto del basket è lì, a un passo. Un sogno concreto, che infiamma l’entusiasmo dei tifosi e che potrebbe scrivere una pagina storica per Trapani, città che sta vivendo la sua stagione sportiva più esaltante di sempre. Ma mentre i successi sul campo accendono le speranze, fuori dal parquet le vicende societarie rischiano di offuscare tutto.
Al centro della scena c’è l’imprenditore laziale Valerio Antonini, patron sia della Trapani Shark che del Trapani Calcio, coinvolto in una serie di problemi fiscali e gestionali che mettono in discussione il futuro stesso del progetto.
Tra penalizzazioni e tensioni con il Comune
Come ricostruisce Antonio Trama su Repubblica Palermo, la società di pallacanestro è già stata colpita da una penalizzazione di 4 punti, da scontare nella prossima stagione, per aver acquistato crediti d’imposta considerati “inaffidabili” per il pagamento di Irpef e Inps. Un caso che ha travolto anche il Trapani calcio, deferito e ora in attesa di un procedimento sportivo.
Non è tutto: nelle ultime ore è esplosa anche la questione legata al PalaConad, l’impianto che ospita le partite della squadra. Il Comune ha chiesto il saldo degli arretrati delle utenze e valuta la risoluzione unilaterale della convenzione che assegna l’impianto alla società di Antonini.
Antonini minaccia il trasferimento del progetto
La tensione si è alzata ulteriormente dopo le parole dello stesso Valerio Antonini, che ha risposto duramente all’amministrazione del sindaco Giacomo Tranchida, lamentando la mancata risposta a richieste ritenute fondamentali:
installazione del sistema di aria condizionata nel palazzetto
nuovo computo di “dare e avere” tra club e Comune
Se non dovessero arrivare segnali concreti da Palazzo D’Alì, sede del municipio, Antonini ha lasciato intendere che potrebbe trasferire altrove l’intero progetto sportivo. Un’ipotesi che ha già allarmato la tifoseria, preoccupata di veder svanire il sogno nel momento più alto della storia del club.
Una storia tra luci e ombre
Quella di Trapani è una storia fatta di successi sportivi e nubi societarie. Una corsa allo scudetto – che sarebbe il secondo per una squadra del Sud dopo quello di Caserta nel 1991 – sta avvenendo mentre le fondamenta del progetto tremano.
Un ciclo vincente, ma fragile. E ora tutto dipende dai prossimi passi, dentro e fuori dal campo. Il parquet potrebbe restituire gloria. Ma a decidere il futuro, saranno anche le risposte della politica e le scelte di Antonini.