Perinetti: «Il mercato è cambiato, oggi è freddo e senza rapporti umani. All’Athletic Palermo sogniamo la crescita»
Giorgio Perinetti non ha bisogno di presentazioni: una carriera intera passata a scovare talenti e costruire squadre, oggi messa al servizio di un progetto nuovo e ambizioso. L’ex dirigente di Roma, Palermo e Genoa ha accettato nei mesi scorsi la sfida dell’Athletic Palermo, club giovane ma già capace di farsi spazio nel panorama della Serie D.
«La società è nata quasi per gioco, con tre soci – racconta Perinetti –. Oggi i membri sono undici e la squadra è cresciuta fino a conquistare un posto tra i dilettanti nazionali. Io porto la mia esperienza per dare ordine e coordinamento, ma l’obiettivo resta chiaro: mantenere la categoria e far crescere il settore giovanile. Pensare alla promozione subito sarebbe prematuro, ci sono realtà molto più strutturate di noi».
Il mercato che non c’è più
Se sul campo Perinetti lavora a costruire basi solide, fuori dal campo non nasconde un pizzico di nostalgia per il calciomercato di una volta: «Oggi il mercato è dominato dagli intermediari. Figure che dovrebbero facilitare le trattative ma che spesso, paradossalmente, finiscono per complicarle. In passato c’era più contatto umano: cene, discussioni, rapporti diretti. Adesso tutto passa per schermi e telefonate. È un mercato più asettico, meno “caldo”».
Il dirigente sottolinea anche un altro problema: la tempistica. «Chiudere il mercato a campionato già iniziato è una follia. Aumenta la pressione sugli allenatori e destabilizza le squadre. La scorsa stagione 13 panchine di Serie A sono saltate: è il segno di una progettualità che manca».
Tra nostalgia e futuro
I ricordi corrono inevitabilmente alle lunghe giornate negli hotel milanesi, quando le trattative si chiudevano faccia a faccia: «Allora i contratti erano cartacei, andavano depositati a mano. Ho visto di tutto: urla, discussioni accese, anche schiaffi. Era un circo, ma bellissimo. Oggi i contratti si firmano in vacanza, da sotto un ombrellone, mentre i procuratori gestiscono più trattative contemporaneamente. È tutto più impersonale».
Eppure, nonostante il calcio sia cambiato, la passione di Perinetti resta la stessa. «All’Athletic Palermo non guardiamo a modelli irraggiungibili – conclude – ma lavoriamo per crescere passo dopo passo. Il calcio non è solo numeri e schermi: resta fatto di persone, di ragazzi da accompagnare e di sogni da costruire».