Paternò Calcio, l’appello di Yahya Kirdi: «Un progetto ambizioso che chiede rispetto e collaborazione»

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Paternò, 2 ottobre 2025 – Il Paternò Calcio, passato da pochi mesi sotto la guida dell’imprenditore Yahya Kirdi, lancia un appello pubblico per salvaguardare il futuro del club e la regolarità del campionato.

Nonostante entusiasmo e investimenti, la squadra rossoblù è costretta da diverse giornate a giocare lontano dal proprio stadio, giudicato inagibile e in attesa degli interventi dell’Amministrazione comunale. Una situazione che, come sottolinea la società, penalizza non solo la squadra ma l’intera città, privata della possibilità di vivere il calcio come occasione di identità e aggregazione.

Il rischio è concreto: se entro i prossimi giorni non verrà individuato un campo agibile per disputare la partita in calendario, il Paternò potrebbe subire una sconfitta a tavolino, con conseguenze sportive, economiche e reputazionali. Per questo, la dirigenza ha annunciato che, in assenza di soluzioni entro venerdì 3 ottobre, la gara di domenica 5 e tutte le successive partite casalinghe del girone saranno disputate in un altro impianto, con gestione in grado di garantire collaborazione e stabilità.

Alla complessa vicenda si aggiungono le difficoltà burocratiche legate al trasferimento di capitali dall’estero, necessari per sostenere gli investimenti sul mercato e sulle strutture. Nonostante ciò, il patron ha ribadito di aver provveduto personalmente e con puntualità al pagamento degli stipendi di giocatori, staff e collaboratori, anche tre giorni prima della fine del mese, per assicurare serenità e continuità al gruppo.

«Il Paternò Calcio – ha dichiarato Yahya Kirdi – ribadisce con forza la volontà di costruire un progetto serio, ambizioso e duraturo, che possa riportare il club ai vertici del calcio siciliano e oltre. È un progetto che richiede il sostegno della tifoseria, che fin dall’inizio ha dimostrato passione e attaccamento ai colori rossoblù, e delle istituzioni, locali e nazionali, chiamate a fare la loro parte con responsabilità e visione».

Il presidente ha concluso con un messaggio chiaro: «Il calcio non è solo sport, ma cultura, lavoro e futuro. Il Paternò Calcio non chiede privilegi, ma rispetto, collaborazione e condizioni minime di agibilità sportiva per competere lealmente. La maglia del Paternò è la nostra bandiera. Proteggerla è un dovere comune».