Palermo, Dionisi alla vigilia: «La gara col Südtirol non si può fallire. Serve umiltà, equilibrio e consapevolezza»
Con la lucidità di chi conosce bene il peso della responsabilità e l’importanza del momento, Alessio Dionisi ha presentato in conferenza stampa la sfida tra Palermo e Südtirol. Un match chiave per continuare la rincorsa ai playoff, ma anche una prova di maturità sotto il profilo mentale e tattico.
«Contro il Südtirol gara da non sbagliare»
«Cosa ho chiesto ai miei? Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato e vissuto anche nell’ultima partita. A Catanzaro eravamo avanti 2-0 ma non era finita, abbiamo preso gol e la gara è tornata in equilibrio. Loro potrebbero metterci in difficoltà subito. Dobbiamo stare dentro la partita, perché il risultato si conquista facendo tutto quello che serve all’interno dei 90 minuti. Sì, siamo consapevoli da sempre di quello che c’è attorno a noi e di quello che avremmo potuto ottenere dando continuità. Dipende da noi, dipendeva da noi prima e dipende da noi oggi. Il Südtirol è difficile da affrontare: da gennaio hanno fatto 20 punti, non vanno sottovalutati».
«Scelte in base a chi mi darà garanzie»
Dionisi ha spiegato anche l’approccio nella scelta dell’undici titolare: «A prescindere dagli interpreti, si sfruttano le caratteristiche. Loro, da gennaio, hanno ottenuto 20 punti e credo verranno a fare la partita che fanno sempre, riducendo gli spazi per noi. Ma non dobbiamo discostarci da quello che siamo. A Catanzaro c’erano più spazi, a Bari nel secondo tempo si erano ridotti: le scelte sono in base a quello che chiede la partita. Le farò in base a chi ha dimostrato ieri e chi dimostrerà oggi in rifinitura».
«Brunori o Segre? Dipende dallo sviluppo»
«La differenza tra Verre e Segre? Dipende da come si sviluppano le partite e da quello che riesci a mettere in campo. Il Südtirol sarà diverso dal Catanzaro, perché ti concede meno. Le caratteristiche dei singoli fanno la differenza nell’organizzazione collettiva. Se siamo diventati più efficaci è per la mentalità e perché chi è arrivato ha alzato il livello di tutti».
«Soffrire e portare qualcosa a casa»
«Domani sarà difficile e da soffrire. E dobbiamo portare qualcosa a casa», ha sintetizzato Dionisi.
«Panchina decisiva, segnali da Vasic e Le Douaron»
Sulla panchina incisiva a Catanzaro: «Tantissimo. Quello che hanno fatto i ragazzi è stato enorme. Si sono calati nella partita. Vasic ha fatto un ruolo che può fare. Gli ultimi tre sono entrati su due palle inattive e l’atteggiamento si vedeva. Se portano anche numeri, fa la differenza».
«Crescita di Gomes? Si prende le responsabilità»
«Quando un giocatore si assume responsabilità è importante. Claudio lo sta facendo, ora lo si nota di più e deve continuare a dimostrarlo».
«Obiettivo? La partita del 17»
«Playoff? Mi interessa la gara del 17. Non dobbiamo dimenticare il percorso. Dal quinto al decimo posto siamo tanti. Guadagnare una posizione o meno significa arrivare a quella partita e sudarsi qualcosa. Si fa troppo presto a dimenticare il poco di positivo vissuto. La prossima partita dobbiamo giocarla con umiltà. Se i gol si distribuiscono è perché c’è autostima e fiducia tra compagni. Dobbiamo diventare una squadra che segna in ogni modo e con chiunque».
«Terzetto difensivo? Diakitè fastidioso per chi gioca»
«Chi sta giocando lo sta facendo per merito. Mi sta piacendo tantissimo Diakitè che si sta allenando nei tre dietro. È fastidioso per chi gioca ora. Nikolaou sta recuperando. Servirà l’apporto di tutti, quindi è importante che continuino a lavorare. Non escludo cambiamenti. La gente vuole spingere e domani dipende tutto da noi. Con il furore non portiamo a casa la partita. Se attacchiamo tutti insieme prendiamo gol. Dobbiamo farlo con equilibrio. Abbiamo un sogno piccolo e lontano, dobbiamo inseguirlo tutti insieme».
«Cosa dico prima di entrare? Tutto nasce in allenamento»
«A Catanzaro c’era bisogno di quello che hanno messo i ragazzi. Hanno avuto il piglio giusto. Domani dobbiamo essere corti, anche se sarà difficile. Cosa si dice a un giocatore prima che entra? Se non lo costruisci in allenamento è difficile. Ascoltano il vice e il collaboratore sulle palle inattive. L’allenatore può dare un input, ma il percorso va costruito in settimana».
«Risultati degli altri? Passa da noi»
«Juve Stabia-Catanzaro che si gioca prima? Può influire. Entreremo in campo che la gara sarà appena finita. Ma non dobbiamo fare calcoli. I risultati degli altri condizionano la classifica, ma sono in funzione di quello che fai. Speriamo di poterli guardare in maniera positiva. Ma passa tutto da noi e dal nostro atteggiamento».