Nissa, parla Oliver Kragl: «Sto tornando al top. Vittoria pesante, ora testa al derby con l’Acireale»

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Ai microfoni ufficiali della Nissa, il trequartista tedesco Oliver Kragl analizza la vittoria esterna contro l’Athletic Palermo, arrivata al Velodromo “Paolo Borsellino” e fondamentale per classifica e morale. Una prestazione da protagonista la sua: decisivo nell’azione del momentaneo pareggio biancoscudato e tra i migliori in campo.

«Sono felice per la squadra, abbiamo iniziato male, ma sapevamo che la partita era lunga. Le occasioni non sono state tantissime, però questa volta le abbiamo sfruttate e abbiamo vinto», ha dichiarato Kragl in sala stampa. Il tedesco ha poi parlato anche del suo percorso personale: «Finalmente sto bene. Ho avuto un infortunio fastidioso, ho giocato spesso con dolore, ma adesso sto raggiungendo la forma migliore e spero di rendere ancora meglio nelle prossime gare».

«Ho chiesto io il cambio: serviva un compagno fresco»

Kragl ha spiegato anche il motivo della sostituzione nel finale: «L’ho chiesto io. Ho fatto tante corse in avanti per pressare e ho preferito lasciare spazio a un compagno più fresco. Voglio sempre giocare 90 minuti, ma è giusto essere maturi: se sono stanco è meglio che giochi chi può dare di più in quel momento».

Il gol del pari: «Ho visto lo spazio e ho attaccato»

Il pareggio della Nissa è nato da una sua intuizione: «Ho visto lo spazio dietro il difensore, ho chiamato il pallone a Napolitano, sono andato dentro e l’ho rimessa in mezzo. Da lì è arrivato il gol. Sono felice per questa azione».

Dopo l’1-1, la Nissa ha cambiato volto: «Abbiamo preso fiducia, sapevamo che sarebbe stata dura. All’intervallo abbiamo parlato di cosa aggiustare e siamo saliti di più a pressare, cercando di impedirgli di giocare. Così siamo ripartiti più spesso e abbiamo cambiato il ritmo della gara».

Verso il derby con l’Acireale: «La carta non conta. Conta cuore, sangue e mentalità»

Il trequartista guarda già alla prossima sfida, un derby molto sentito: «La carta non conta niente. Conta il cuore, il sangue, la mentalità. Ogni squadra vuole fare la partita della vita contro di noi. Dobbiamo dare il massimo per noi stessi, per la società e per i tifosi».

E sui momenti difficili all’interno della gara: «È normale soffrire. Serve essere bravi a soffrire bene, compatti, senza prendere gol. E quando arriva il tuo momento, devi colpire e portare i punti a casa».

«Ora inizia il mio vero campionato alla Nissa»

Infine una riflessione sulla condizione fisica: «Avevo due stiramenti che non sapevo di avere e ho giocato spesso con dolore. Adesso spero sia tutto curato bene. Voglio dare il massimo per la Nissa e per me stesso, per ripagare la fiducia».