È una delle giornate più turbolente della recente storia della Nissa. Dopo la pesante sconfitta interna per 1-3 con l’Acireale, accompagnata da una durissima contestazione della curva nei confronti dell’allenatore Raffaele Di Napoli, è arrivato il colpo di scena: il presidente Luca Giovannone ha annunciato le proprie dimissioni.
Una decisione improvvisa, comunicata con poche righe sui social ufficiali della società:
«Perdiamo 3-1 in casa. Mi congratulo con l’Acireale per la splendida partita. C’era già da mesi un diffuso malcontento da parte dei tifosi della Nissa che si aspettavano molto di più dalla nostra squadra. Mi prendo tutte le colpe e, avendo deluso le aspettative dei tifosi, mi dimetto da presidente della Nissa».
Una scelta che ha scosso l’ambiente biancoscudato, già provato da settimane di tensioni, risultati altalenanti e un rapporto con la piazza sempre più complicato. La Nissa, seconda in classifica fino a pochi giorni fa, sembra essersi improvvisamente sfaldata.
Il sindaco Tesauro: «Caro Luca, ti invito a ripensarci»
Il primo cittadino di Caltanissetta, Walter Tesauro, è intervenuto con una nota pubblica durissima, esprimendo tutto il suo disappunto per le dimissioni del presidente, invitandolo ufficialmente a fare un passo indietro.
«Caro Luca, ti invito a revocare le dimissioni. Sei un ottimo presidente, la città e la mia Amministrazione credono in te. Non hai alcuna responsabilità per questa sconfitta», ha scritto Tesauro, definendo Giovannone «un riferimento» e sottolineando come la Nissa, sotto la sua gestione, abbia ritrovato dignità, entusiasmo e progettualità.
Un appello accorato: «Non possiamo permettere che un episodio incrini quanto è stato costruito nel tempo. Serve equilibrio, la Nissa rappresenta un patrimonio per tutta la città».
La piazza insorge: «Via Di Napoli, Russello e Castronovo»
Se il sindaco difende il presidente, la tifoseria ha preso una direzione opposta. Sui social decine di commenti — alcuni diventati virali — hanno espresso sì solidarietà a Giovannone, ma indicando con forza altri responsabili.
Tra i più chiari, quello dell’utente Eugenio Rizza:
«Senza di Lei il calcio a Caltanissetta muore. Bastano solo le dimissioni del signor Di Napoli, del signor Russello e del signor Castronovo. Mandiamo via chi non è attaccato alla maglia. La prego di ritornare sui suoi passi, Caltanissetta la ama».
La linea dei tifosi è netta: il presidente non deve andare via, mentre sarebbe necessario un cambio immediato in panchina e in parte della dirigenza.
Contestazione feroce al “Tomaselli”
La gara contro l’Acireale è stata accompagnata da un clima incandescente:
cori durissimi della curva contro Di Napoli,
proteste per alcune scelte tecniche,
contestazione all’uscita dal campo.
Il tecnico è stato indicato come principale responsabile della squadra “spenta, confusa e senza identità”, come più volte lamentato dai sostenitori nelle ultime settimane.
Nissa appesa a un filo: ora tutto passa da Giovannone
La palla, ora, torna nelle mani del presidente dimissionario. La città, il sindaco e buona parte della tifoseria gli chiedono di restare. Ma il clima è teso, il futuro incerto e il rischio di una frattura insanabile è concreto.
I prossimi giorni — forse le prossime ore — saranno decisivi per capire se la Nissa potrà ricompattarsi o se le dimissioni segneranno un punto di non ritorno.