Il ds dell’Akragas, Giuseppe Cammarata, commenta così il pari con la Pro Favara:

“Il risultato brucia perché volevamo portare i tre punti a casa. Era l’ultima partita che giocavamo in casa nel girone d’andata e se avessimo vinto le avevamo vinte tutte in casa. Mi brucia di più che la nostra squadra deve cambiare tipologia di gioco per colpa di un campo impraticabile, con un manto erboso che definire campo di patate è un complimento. Mi auguro vivamente che inizi presto la risemina. Altrimenti chiederò al presidente di trovarci un campo dove poter giocare ed esprimere il nostro gioco. È impensabile che un allenatore e una squadra per esprimere un certo tipo di gioco debbano cambiare perché il campo è un pantano. La squadra è uscita tra gli applausi perché ha buttato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo affrontato un derby contro una buona squadra, che fa della corsa il suo forte. Siamo andati sotto, l’abbiamo riacciuffata e se il guardalinee non avesse annullato il nostro gol l’avremmo vinta. Nel secondo tempo Di Carlo non ha toccato palla, se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Non mi piace parlare degli arbitri, ma oltre al gol annullato, negli ultimi 25 minuti non si è giocato perché è stata una perdita di tempo continua”.