Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con l'Igea:

“I numeri sono un dato inconfutabile. L’Igea è la squadra più in forma del campionato dopo di noi, cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei gare, numeri da secondo posto in classifica. È una squadra che dalla sfida col Siracusa ha invertito la rotta e sta facendo un grande campionato. A mio modo di vedere hanno giocatori di qualità oltre che di gamba. Il fattore campo è un fattore determinante, il ‘D’Alcontres’ per loro è importantissimo anche per l’atteggiamento. È una squadra importante, che sta facendo bene, ben allenata da Di Gaetano che è un valore aggiunto. Andiamo lì consapevoli della forza dell’avversario ma consapevoli anche dell’importanza dei punti in palio e che il nostro percorso ci mette di fronte una tappa difficile. Giocheremo con tanta umiltà ma con la mentalità che ci contraddistingue, provare a vincerle tutte”.

“L’Igea dell’andata aveva un sistema di gioco diverso da quello delle ultime gare. Prima giocavano a tre dietro, adesso a quattro. L’insidia più importante è il campo, che a loro permette anche di avere un atteggiamento tattico diverso da quando giocano fuori. Questo viene facilitato dalle condizioni del terreno che non permettono un palleggio fluido. Questo favorisce la squadra che va a pressare e mette in difficoltà chi prova a giocare. Anche il Sant’Agata ha un buon palleggio e lì ha avuto enormi difficoltà. L’Igea gioca molto in verticale, non ha tanto palleggio, ma sa aggredire e difendere bene. Abbiamo comunque preparato una buona gara, poi le qualità dei nostri giocatori devono incidere, devono fare la differenza. La giocata del singolo può rompere gli equilibri”.

“Parlare dei singoli è riduttivo, i risultati li sta facendo il collettivo. Tra loro chiaramente spiccano elementi come Longo, Calafiore, Staropoli, oltre a qualche under. È una squadra che ha giocatori d’esperienza per la categoria e ha chiaro il pensiero dell’allenatore. Hanno tanta cattiveria agonistica, dovremo controbattere colpo su colpo. Ci dobbiamo mettere alla pari sotto l’aspetto fisico e mentale, cercando di adattarci alla gara. Siamo chiamati e obbligati a proporre qualcosa di diverso rispetto ad altre gare. Si vedrà un Trapani che cercherà di mettere in campo argomenti diversi, restando uguali a livello mentale. Il campionato è ancora aperto, dobbiamo sbrigarci a mettere in cassaforte l’obiettivo per cui lavoriamo da luglio”.

“I 37 risultati utili consecutivi? Non lo sapevo neanche io, non lo prendo come un dato importante, penso solo all’obiettivo. Se pensiamo ai record, ai risultati e ai numeri vuol dire che perdiamo di vista l’obiettivo. I numeri fanno piacere ma sono cose che vengono dopo. Concentriamoci sui 30 punti che sono a disposizione, ci sono ancora delle tappe insidiose da attraversare”.

“Tenere alta la concentrazione? Ci lavoriamo giornalmente. La formazione di Imola è stata una conseguenza di quella fatta in casa con la Sancataldese. C’è poco tempo per lavorare e bisogna avere un’intensità alta. La trasferta di Imola ci ha tolto tempo, ma i ragazzi hanno fatto bene e chi ha giocato meno è stato determinante per disputare e vincere la partita. Nessuno è escluso dal progetto Trapani. Siamo tutti in discussione, è giusto sia così. Ci sono ancora altri due mesi dove tutti possono dimostrare che vogliono fare ancora parte di questo progetto. Questo automaticamente alza il livello, perché bisogna dimostrarlo durante la settimana. Penso che tutti vogliano rimanere in un’isola felice, siamo nel posto più bello in cui fare calcio, abbiamo un presidente unico e inimitabile, che non ci fa mancare nulla”.

“Andrà in campo qualcuno che ha giocato meno o non ha giocato mercoledì. Continueremo le nostre rotazioni, magari premiando qualcuno che ha fatto bene domenica e mercoledì. Questo è il segreto del Trapani, la possibilità viene data a tutti. Questo rende credibili il lavoro dei ragazzi e le volontà dello staff”.