Intervenuto in conferenza stampa, il nuovo trequartista del Palermo, Aljosa Vasic, si è presentato così:

“Sono Aljosa Vasic, sono nato a Padova e sono un 2002. Ho fatto tutto il settore giovanile a Padova e un anno a Cittadella. Ho fatto dieci anni di settore giovanile e tre anni di prima squadra a Padova. L’anno scorso ho fatto sei mesi a Lecco. Quest’anno sono qui a Palermo”.

“Quando Palermo e Padova si sono affrontate in finale play off ero a Lecco, ma ho guardato la partita, quella in casa allo stadio e quella del ‘Barbera’ in tv”.

“Sicuramente posso e devo migliorare in tutto. Sono un giocatore che dà tutto per la maglia. Corro, lotto e cerco di fare le mie giocate. Cerco sempre di dare il massimo. In Serie C l’aspetto fisico mi ha aiutato a migliorare, c’era un gioco frenetico e tanto da lottare. Questi tre anni di prima squadra a Padova mi hanno aiutato a prendere il ritmo e a giocare con i grandi”.

“Sono serbo e mi sono sempre ispirato a Milinkovic-Savic come giocatore. L’ho sempre seguito e lo seguo tuttora. Mi piace come usa il fisico e come l’abbina alla qualità. È un giocatore che fa tanti gol, è sempre in area di rigore e sa costruire. Insomma, è un giocatore abbastanza completo. Io sono un giocatore diverso, ma cerco di migliorare già nelle piccole cose, le trasmissioni di palla o i passaggi. Voglio limare tutto quanto per diventare un giocatore completo”.

“Sicuramente stare qui a Palermo per un giovane come me è incredibile. Quando ho sentito della trattativa ho detto subito di sì. Per un giovane essere in una società così ambiziosa può solo essere stimolante per migliorare, crescere e sognare. L’investimento del Palermo? Cercherò di ripagarlo in campo e di dimostrare il mio valore”.

“Io accostato a Jorginho e a Tardelli? Ho avuto diversi allenatori in questi tre anni, anche questo mi ha fatto crescere. Molti allenatori ti valutano con la propria visione. I paragoni? Mi fanno piacere. Mandorlini mi ha paragonato a Jorginho perché lo ha avuto, magari in me vedeva qualcosa di simile. Per quel che riguarda Tardelli, anche io sogno un giorno di diventare come lui. Sicuramente mister Torrente l’anno scorso mi ha dato tanta continuità, così come mister Caneo. Mi hanno dato importanza per essere decisivo, per crescere e far crescere la squadra. Mi hanno dato tante responsabilità”.

“Sono sempre stato un giocatore duttile, faccio sia la fase offensiva sia difensiva. Avendo avuto molti allenatori, mi hanno fatto fare diversi ruoli e ho imparato a difendere e ad attaccare. Ovviamente nell’ultimo anno giocavo molto con l’inserimento delle mezzali e mi sono trovato veramente bene. Ho iniziato da seconda punta da piccolo. Con il tempo mi hanno arretrato e preferisco fare la mezzala”.

“Prima esperienza al Sud? Sono felice e carico, so che quando parli di Palermo parli di storia e di tante cose. Io cercherò di dimostrare il mio valore in allenamento e in partita. Sono carico, voglio fare le cose fatte bene come ho sempre fatto”.

“Il ‘Barbera’ l’ho visto da fuori, l’anno scorso sono stato in vacanza a Palermo. Guardando le partite, i tifosi dànno un calore e una spinta incredibile, non vedo l’ora di giocare lì. Inizialmente sarò da solo, poi se ci sarà l’opportunità magari porterò mio fratello o qualcuno della mia famiglia”.