Ai microfoni di “Repubblica”, l’imprenditore romano Valerio Antonini conferma il suo interesse per l’acquisizione del Trapani:

“La vita conduce, a volte, a degli incroci inattesi e stimolanti. Sono capitato in questa città, che sto imparando ad amare, coniugando sentimento, interesse e voglia di fare qualcosa di nuovo”.

“La mia attività, che ha sede a Londra, è commerciare grano in tutto il mondo. La svolgo da anni, prima come broker e adesso con un mio gruppo. Sono nato a Roma e ho girato il mondo. Ho vissuto a Lugano e Miami, incontrando persone di ogni genere a ogni latitudine. È anche nata un’amicizia con Maradona, che mi ha fatto appassionare al calcio. Avevo in mente da tempo che, quando la situazione finanziaria del mio gruppo si fosse consolidata, avrei scelto un posto in cui stabilirmi e fare calcio. Il destino ha voluto che mi innamorassi di una donna di Trapani, che non vuole più muoversi dalla sua città. Un progetto che condivido totalmente. È qui che voglio fare base, creando un valore aggiunto per il territorio e per me”.

“Devo dire la verità: per strada, la gente mi riconosce e mostra gratitudine per le mie intenzioni. Sono, però, al corrente di cosa è accaduto e capisco benissimo i timori di parte della città. C’è una sola strada: la concretezza. Giovedì sono andato allo stadio a vedere Trapani-Ragusa. Ho trovato un impianto in pessime condizioni: se ne avrò l’opportunità, lo rimetterò subito in condizioni dignitose. Poi, valuterò se ci saranno le condizioni per acquistarlo”.

“La mia offerta? Ho già inoltrato una pec con la manifestazione d’interesse ufficiale per rilevare il club. 500mila euro la mia offerta, salvo i debiti sociali, ovviamente. Martedì depositerò questa somma per chiarire i miei propositi, semmai qualcuno avesse ancora dei dubbi”.