“Miliardi di euro bruciati”: debiti Inter fuori controllo | Dallo scudetto al “fallimento societario”

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Beppe Marotta (LaPresse) Goalsicilia

Continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica e social la società nerazzurra per la nota situazione finanziaria. 

La situazione debitoria dell’Inter ha subito un’evoluzione significativa negli ultimi anni, a partire dalla gestione di Erick Thohir. Nel 2014, l’Inter sottoscrisse un finanziamento di 230 milioni di euro con Goldman Sachs e UniCredit per rifinanziare i debiti esistenti e il circolante. Thohir introdusse un’obbligazione che, nel tempo, non fu rimborsata, aumentando il valore del debito.

Con l’arrivo di Suning nel 2016, furono effettuati investimenti significativi, tra cui un aumento di capitale di 140 milioni di euro e prestiti soci per complessivi 180 milioni. Queste risorse furono utilizzate anche per rimborsare il debito verso Thohir, che ammontava a 131,6 milioni di euro.

Tuttavia, la gestione Suning vide un aumento del debito lordo, che al 30 giugno 2023 raggiunse 807 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta negativa di 462,7 milioni. Il club emise un’obbligazione da 415 milioni di euro nel 2022, con scadenza nel 2027, generando oneri finanziari annuali di circa 35 milioni.

Nonostante gli sforzi per aumentare i ricavi, che raggiunsero i 425 milioni di euro, il risultato d’esercizio rimase negativo, attestandosi a -85,3 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023 era negativo per 161,9 milioni, ma l’Inter ha scelto di differire il ripianamento delle perdite entro il 2027, sfruttando le disposizioni legate all’emergenza Covid.

Tesoretto da Champions e Mondiale

L’Inter ha raggiunto la finale della Champions League, ottenendo ricavi complessivi pari a oltre 100 milioni. Questa cifra include il bonus di partecipazione, premi per i risultati, bonus per l’accesso ad ogni fase ad eliminazione diretta, oltre alle quote legate al “pilastro value” europeo e non europeo. A questi si aggiungono ulteriori premi per la posizione in classifica e il piazzamento tra le prime otto squadre.

Per quanto riguarda il Mondiale per Club, l’Inter, come tutte le squadre, beneficerà di un montepremi complessivo di 1 miliardo di dollari, con premi distribuiti in base alla partecipazione e alle prestazioni. I club europei riceveranno tra 11,8 e 35,4 milioni di euro per la sola partecipazione, mentre ulteriori premi saranno assegnati per ogni vittoria nella fase a gironi (1,8 milioni di euro), l’accesso agli ottavi (6,9 milioni), ai quarti (12,2 milioni), alle semifinali (19,5 milioni), alla finale (27,8 milioni) e per la vittoria del torneo (37 milioni).

Steven Zhang (LaPresse) Goalsicilia

Gestione Suning e poi Oaktree

La gestione di Suning all’Inter è stata caratterizzata da ingenti investimenti e successi sportivi, ma anche da crescenti difficoltà finanziarie. Nel periodo tra il 2019 e il 2023, il club ha accumulato perdite significative, con un picco negativo di 245,6 milioni di euro nel 2020/2021.

Nel 2021, per far fronte alla crisi di liquidità, Suning ha ottenuto un prestito di 275 milioni da Oaktree Capital Management, garantito dalle azioni del club. Tuttavia, l’incapacità di Suning di rimborsare il prestito ha portato, nel maggio 2024, al passaggio del controllo dell’Inter a Oaktree. Sui social media, molti tifosi hanno espresso frustrazione, affermando che Suning “ha bruciato 10 miliardi di dollari”, riferendosi alle perdite complessive del gruppo in vari settori, incluso il calcio. Con l’arrivo di Oaktree, l’Inter ha intrapreso un percorso di risanamento finanziario, riducendo le perdite.