Aperturedestra

Milazzo, suspense societaria


Dopo la straordinaria promozione in Serie D, a Milazzo si respira un’aria sospesa. La società ha scelto di chiudersi dietro le quinte, mantenendo il silenzio in attesa di comunicazioni ufficiali, ma la città freme: dopo una cavalcata entusiasmante, nessuno vuole vedere uno stadio “Salmeri” chiuso la domenica.

Come riporta la Gazzetta del Sud, martedì scorso si è svolto il primo sopralluogo della Commissione di Vigilanza per verificare lo stato dell’impianto. Il verdetto, sebbene ancora non ufficiale, non è stato del tutto negativo. I punti critici emersi riguardano il rifacimento del manto erboso, già oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione comunale, e alcuni adeguamenti nei locali spogliatoi e nella tribuna.

La relazione ufficiale arriverà nei prossimi giorni, ma l’obiettivo è chiaro: rendere il “Salmeri” agibile in tempo per l’inizio della prossima stagione di quarta serie.

Bognanni premiato a Butera: il tecnico della promozione

In parallelo, arrivano anche riconoscimenti per il protagonista tecnico della storica impresa: Angelo Bognanni. L’allenatore è stato premiato dal Comune di Butera, sua città natale, per il traguardo raggiunto con i mamertini. Un gesto che testimonia l’impatto del suo lavoro, in un biennio che ha portato il Milazzo dalle finali regionali ai vertici dell’Eccellenza, fino alla conquista della Serie D.
Proposte di acquisizione e futuro societario

Sul fronte societario, la Gazzetta del Sud riferisce che due offerte di acquisizione sarebbero arrivate sul tavolo del presidente Salvatore Versaci. Una da parte di un gruppo del capoluogo che vorrebbe trasferire il titolo sportivo altrove, l’altra da un gruppo estero interessato a proseguire il progetto a Milazzo. Gli appassionati locali, però, sperano che prevalga la seconda opzione, per non perdere un’identità calcistica costruita con pazienza e umiltà.

A rafforzare questa volontà di continuità, la decisione della società di respingere le dimissioni di Versaci è stata interpretata come un segnale forte: coesione, volontà di andare avanti, e determinazione nel consolidare quanto costruito.

Un progetto vincente, partito in silenzio

Va ricordato che il Milazzo, in questi due anni, ha fatto pochissimi proclami ma moltissimi risultati. Con Antonio Venuto prima, e Bognanni poi, la squadra ha affrontato e superato vere corazzate dell’Eccellenza, costruendo un’identità forte, vincente, amata dai tifosi. E ora, con una Serie D da vivere, nessuno vuole fermarsi.

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Redazione