Messina tra salvezza e incertezza: Peditto si fa avanti, ma il futuro resta in bilico
L’ACR Messina si prepara a vivere la doppia sfida playout contro il Foggia con un carico di responsabilità enorme: non si tratta soltanto di conquistare una permanenza in Serie C, ma forse di preservare l’intera sopravvivenza del club. La squadra sul campo ha fatto il suo dovere, almeno per ora. Ma l’impresa non è ancora compiuta, e la partita più complicata potrebbe giocarsi fuori dal rettangolo verde.
La situazione resta caotica su più fronti. Il quadro debitorio del club è preoccupante, la penalizzazione già inflitta per i mancati pagamenti alle scadenze di aprile peserà sulla prossima stagione, e l’instabilità gestionale – culminata con la fallimentare vicenda AAD Invest – ha minato ulteriormente le basi della società. L’uscita di scena del gruppo AAD, con Cissé ormai scomparso dai radar, le dimissioni di Alaimo e l’inchiesta aperta dalla Procura, gettano un’ombra cupa sul presente. Lo stesso Sciotto ha sporto denuncia nei confronti della società subentrante, consolidando il clima di totale sfiducia.
In questo contesto di smottamento generale si inserisce il nome di Giuseppe Peditto, imprenditore del settore edile, che nella giornata odierna ha incontrato il sindaco di Messina, Federico Basile. Peditto ha espresso la volontà di acquisire l’80% delle quote dell’ACR Messina, attualmente in capo a un soggetto – AAD – che, di fatto, non appare più operativo. L’incontro con il primo cittadino ha avuto come obiettivo quello di illustrare lo stato dell’arte e le intenzioni concrete dell’imprenditore, che ha già provveduto – seppur con modalità contestate – al pagamento di alcune mensilità contributive, attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta.
Il club, però, aveva subito preso le distanze, ritenendo non valide tali operazioni. Nonostante questo, Peditto non ha mollato la presa, cercando di farsi trovare pronto nel caso di un passaggio ufficiale di proprietà. L’intenzione dichiarata è quella di evitare un nuovo tracollo, ridare stabilità al club e ripartire con un progetto concreto.
Ma la figura di Peditto non è nuova nel panorama calcistico siciliano e porta con sé una storia di luci e ombre. Il suo esordio nel calcio risale al 2012 con l’SS Milazzo, all’epoca in Seconda Divisione, un’esperienza breve e conclusa in modo burrascoso. Più recentemente, nel 2021, ha rilevato la Leoncio, anch’essa alle prese con gravi difficoltà economiche. L’epilogo, anche in quel caso, è stato negativo: la squadra fu esclusa dal campionato di Eccellenza per le troppe rinunce.
Oggi Peditto prova a ripartire da Messina, forte di un maggiore radicamento territoriale e di una maggiore consapevolezza. Ma la sfida è complessa. Perché se una salvezza sportiva potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per l’ambiente e una base su cui ricostruire, è altrettanto vero che l’assenza di una proprietà chiara e affidabile rischia di vanificare ogni sforzo.
Mentre la squadra si appresta a scendere in campo per l’ultima chiamata, la città osserva con attenzione: il futuro dell’ACR Messina è ancora tutto da scrivere, e il tempo per evitare l’irreparabile è sempre più ristretto.