Nonostante la retrocessione maturata sul campo dopo il playout perso a Foggia, l’Acr Messina resta al centro di una delicata fase amministrativa e sportiva. La scadenza odierna, relativa ai termini per l’iscrizione alla Serie C, non coinvolge direttamente i peloritani, ma rappresenta comunque una “deadline” fondamentale per la sopravvivenza del club.

Come riporta la Gazzetta del Sud, entro la giornata di oggi la società – formalmente ancora in mano all’inadempiente AAD Invest – dovrebbe provvedere al pagamento degli stipendi arretrati da febbraio ad aprile, più i relativi contributi previdenziali, che salgono a sei mesi se si includono quelli non versati a febbraio ma relativi al trimestre novembre-gennaio.
Nessuna radiazione, ma il rischio è reale

La scadenza, se disattesa, non comporterebbe una radiazione immediata, ma si tratterebbe comunque di un altro passo verso l’uscita dal calcio professionistico. Un eventuale verdetto sportivo potrebbe arrivare il prossimo 10 giugno, quando si esprimerà il tribunale sul futuro societario, a seguito dell’istanza di liquidazione giudiziale avanzata dalla procura.

Il caso del Taranto, escluso dalla Serie C ma non radiato (e ancora attivo a livello giovanile federale), offre un precedente possibile, come pure quello della Turris.
Sciotto valuta un intervento

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, non è da escludere un intervento del socio di minoranza Pietro Sciotto, che potrebbe decidere di coprire almeno parte delle somme dovute, anche per tutelarsi da eventuali ricadute giudiziarie. In ballo c’è anche una fideiussione da 350.000 euro intestata a Sciotto per l’iscrizione al campionato scorso, che andrebbe persa in caso di default definitivo.

Una decisione, quella del possibile intervento di Sciotto, maturata nelle ultime ore, e che potrebbe avere un peso determinante anche a livello processuale, nell’eventuale tentativo di chiedere un rinvio o di avviare una procedura di concordato preventivo.
Tutto rimandato al 10 giugno

Fino a ieri non sono emerse certezze, ma solo indiscrezioni. Il futuro dell’Acr Messina è ancora appeso a un filo. La giornata di oggi, seguita a ruota dal verdetto di martedì in tribunale, avrà un impatto inevitabile anche sulle tempistiche e sulle scelte da fare per l’eventuale costruzione di un nuovo progetto sportivo.

Il Messina del futuro, se ci sarà, dovrà nascere dalle ceneri di una crisi profonda, ancora lontana dalla soluzione.