Serie D

Messina, rischio umiliazione totale


Settimana di passione e incertezza per i tifosi dell’Acr Messina, sempre più preoccupati per la condizione in cui versa la società. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, la proroga concessa in settimana all’attuale proprietà per la presentazione del Piano di ristrutturazione del debito offre più tempo ai soci per cercare una soluzione alternativa alla procedura di liquidazione giudiziale invocata dalla Procura. Tuttavia, la misura non chiarisce nulla sul futuro sportivo della squadra, aspetto che più sta a cuore ai sostenitori giallorossi.

Tutto è al momento bloccato, in attesa che vengano completate le integrazioni richieste dal Tribunale alla Doadi, la realtà interessata a rilevare il ramo tecnico del club. L’obiettivo, scrive la Gazzetta del Sud, sarebbe definire un percorso giudiziale che consenta di evitare il fallimento. Ma il tempo stringe: le prime gare ufficiali — la sfida di Coppa Italia di Serie D contro la Vigor il 24 agosto e l’esordio in campionato con l’Athletic il 7 settembre — rischiano seriamente di essere disertate, poiché al momento non esistono una dirigenza, uno staff tecnico e soprattutto calciatori tesserati.

Il rischio, sottolinea ancora la Gazzetta del Sud, è un’umiliazione per un’intera tifoseria e per la città di Messina: non solo la mancata presentazione, ma anche l’eventualità di schierare una squadra improvvisata, allestita solo per evitare sanzioni federali. La politica, nel frattempo, ha scelto il silenzio: nessun intervento, neppure di facciata. La Figc resta alla finestra, consapevole che prima o poi dovrà affrontare il problema.

Il presidente “fantasma” Stefano Alaimo e il socio di minoranza Pietro Sciotto non danno segnali di voler tornare in campo, anche se, in teoria, il Piano programmatico che sarà inviato al Palazzo Piacentini dovrebbe contenere la garanzia di continuità dell’attività. Un impegno che, se mai dovesse arrivare, potrebbe materializzarsi solo tra due mesi.

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Redazione