Messina retrocesso, incertezza totale sul futuro del club: attesa per l’udienza del 10 giugno
Il Messina chiude il proprio campionato con l’amaro epilogo dello Zaccheria: la sconfitta nel playout contro il Foggia ha sancito la retrocessione in Serie D, dopo otto stagioni tra i professionisti. Un verdetto duro da digerire, arrivato dopo una prestazione sottotono, e accompagnato da un silenzio quasi totale: a parlare pubblicamente dopo il ko è stato solo il tecnico Antonio Gatto. I giocatori, invece, stanno affidando ai social le loro riflessioni personali sul finale di stagione.
Ma a tenere banco in queste ore sono le questioni societarie, che restano in bilico in attesa dell’udienza cruciale del prossimo 10 giugno. Come riportato da Gazzetta del Sud, il giudice delegato del Tribunale di Messina dovrà pronunciarsi sulla richiesta della procura per l’avvio della liquidazione giudiziale della società. Una sentenza che potrebbe segnare definitivamente il destino dell’Acr Messina.
La corsa contro il tempo per salvare il titolo sportivo
Le speranze di evitare l’ennesima ripartenza dai dilettanti si affievoliscono con il passare dei giorni. Tutto tace sul fronte dell’attuale proprietà, e anche le prospettive per una cessione restano nebulose. A prescindere dalla categoria, c’è un titolo sportivo da salvare e un futuro da garantire alla piazza.
Nel frattempo, anche il destino della rosa attuale è segnato. È improbabile che molti dei giocatori che hanno indossato la maglia giallorossa restino in riva allo Stretto. Alcuni tra i più talentuosi hanno già attirato l’interesse di club importanti: Pierluca Luciani, autore di 14 gol, è nel mirino del Cesena e di altri club di C; sul difensore Jacopo Gelli c’è l’attenzione del Frosinone; su Krapikas potrebbe tornare il pressing del Trapani. Richieste anche per Garofalo, seguito da almeno tre club della terza serie.
Addii e nuovi ruoli in vista
Per alcuni giocatori, invece, la gara di Foggia potrebbe essere stata l’ultima da professionisti. Petrucci sarebbe intenzionato a intraprendere la carriera da procuratore, mentre Marino potrebbe restare nel calcio ricoprendo un ruolo tecnico.
Il futuro dell’Acr Messina è, ad oggi, appeso a un filo. I tifosi restano in attesa di segnali concreti da parte della proprietà o di nuovi investitori, mentre la squadra rischia di scomparire o dover ricominciare, ancora una volta, dai dilettanti.