Messina, nodo stadio: contenzioso da 200mila euro con il Comune

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Un contenzioso da circa 200mila euro rischia di condizionare l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio” da parte dell’Acr Messina. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, il debito accumulato dal club riguarda l’uso degli impianti cittadini tra il 2021 e il 2023 (170mila euro per “Scoglio” e “Celeste”), a cui si aggiungono altri 130mila euro relativi alle ultime due stagioni.

Il nodo economico si intreccia con le incertezze societarie: il presidente Stefano Alaimo, nominato a gennaio dalla AAD Invest Group, non ha mai formalizzato le dimissioni e resta tale solo di nome. Il recente passaggio del ramo sportivo alla Doadi Srls con Giuseppe Peditto direttore generale a titolo gratuito non ha infatti cambiato gli equilibri formali.

Il rischio concreto è che il Messina sia costretto a disputare la prima gara casalinga contro l’Athletic Palermo in campo neutro, probabilmente al “Fresina” di Sant’Agata. Anche in caso di via libera per lo “Scoglio”, resterebbero i passaggi obbligati del Gos e della Commissione di pubblica sicurezza.

Un punto di svolta potrebbe arrivare se il club dimostrasse di aver inserito il debito nel piano di rientro in tribunale (rinviato al 10 ottobre), aprendo così la strada a un accordo. Intanto è previsto un incontro tra i rappresentanti dell’Acr Messina e il direttore generale del Comune Salvo Puccio.

A complicare ulteriormente il quadro, l’episodio della prevendita lanciata e poi rimossa per la sfida con l’Athletic Palermo: i biglietti, in curva, sarebbero costati 16,50 euro, con l’iniziativa promozionale “Cuori giallorossi”.