Il destino dell’Acr Messina è ancora appeso a un filo, ma nel frattempo prende corpo una possibile alternativa per il calcio cittadino: il “Messina 1947”. Un progetto che ha compiuto un passo formale importante la scorsa settimana, ma che fatica a convincere del tutto la piazza.
Come riporta Antonio Billè sul Giornale di Sicilia, «nello studio del notaio Silverio Magno si è completata la predisposizione dei documenti per il trasferimento del titolo sportivo del Città di Sant’Agata nel capoluogo». L’operazione è stata portata avanti dal presidente argentino Maximiliano Sosa, lo stesso che nella scorsa stagione aveva annunciato ambizioni poi naufragate con la retrocessione in Eccellenza.
L’intenzione di Sosa, secondo quanto scrive Billè sul Giornale di Sicilia, è stata quella di intensificare i rapporti con il territorio messinese, valutando in parallelo anche l’eventualità di rilevare direttamente l’Acr Messina. Un’ipotesi, però, che resta al momento fuori portata: l’accesso dell’Acr a un piano di rientro concordato dal debito, recentemente approvato dal collegio giudicante, rende tecnicamente impossibile ogni operazione di acquisizione fino alla chiusura della procedura, prevista tra circa due mesi.
Di fronte a questo scenario incerto, la scelta è stata quella di non aspettare oltre. «Il progetto del Messina 1947 andrà avanti comunque, a prescindere dalle sorti dell’Acr», scrive ancora Billè sul Giornale di Sicilia. Il titolo del Sant’Agata verrà dunque spostato in città, aprendo la strada alla costituzione di una nuova società calcistica cittadina.
Ma i dubbi non mancano. L’eventuale coesistenza tra l’Acr (se sopravviverà) e il nuovo club rischia di generare ulteriore frammentazione. Inoltre, resta da capire se il Messina 1947 presenterà domanda di ripescaggio e in quale categoria sarà effettivamente collocato.
Una situazione in evoluzione, che rischia di accendere ancora una volta tensioni e divisioni in una piazza storica ma da troppi anni in cerca di stabilità e di un progetto calcistico credibile.