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Messina, l’ex patron Sciotto denuncia la Aad Invest Group: «Truffa contrattuale, mi hanno ingannato»


MESSINA – L’ex presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto, ha presentato ieri mattina in Procura una denuncia per truffa contrattuale nei confronti della Aad Invest Group, la società con cui a inizio anno aveva siglato l’accordo per la cessione dell’80% delle quote del club. Come riporta Gazzetta del Sud, Sciotto si è recato personalmente in Procura accompagnato dal suo legale, l’avvocato Salvatore Silvestro, per depositare un atto dai toni durissimi.

Nella denuncia, scrive Gazzetta del Sud, l’ex patron definisce i rappresentanti della società acquirente — Doudou Cissè, Chateaux Alexandre e Stefano Alaimo — «veri e propri truffatori», accusandoli di aver agito con «intento fraudolento» e di averlo spinto a firmare «un contratto devastante». Sciotto sostiene di essere stato ingannato dalle promesse di ingenti investimenti e di aver perso fiducia e lucidità in un clima ostile che lo aveva isolato in città.

«Un contratto mai rispettato»

Secondo quanto riportato da Gazzetta del Sud, Sciotto ricostruisce tutti i passaggi della cessione “fantasma”, firmata il 2 gennaio 2025 nello studio del notaio Silverio Magno, con tanto di foto ufficiali accanto ad Alaimo. Ma da quel momento, afferma, «nessun pagamento è mai stato effettuato».

La Aad Invest Group non avrebbe versato il prezzo pattuito per l’80% delle quote, né liberato la fideiussione da 350mila euro sottoscritta in favore della Lega Pro. Inoltre, la società lussemburghese avrebbe conferito una procura speciale per rivendere le quote al prezzo simbolico di un euro, senza mai adempiere agli obblighi previsti dal contratto.

Come scrive ancora Gazzetta del Sud, Sciotto accusa gli acquirenti di aver «manifestato l’intento fraudolento di sottrarsi ad ogni obbligo contrattuale», utilizzando promesse e rassicurazioni per ottenere la firma e successivamente disattendere ogni impegno.

Pagamenti anticipati e promesse mancate

Tra i passaggi contenuti nella denuncia, Gazzetta del Sud riporta che Sciotto, confidando nelle garanzie offerte dalla Aad, aveva versato 185mila euro il 16 dicembre 2024 per saldare stipendi e contributi. Successivamente, Cissè gli avrebbe inviato un falso contratto di finanziamento da 85mila euro e, nel luglio successivo, una mail in cui assicurava la «disponibilità imminente dei fondi» e l’intenzione di «saldare i debiti per evitare il fallimento».

Convinto dalle promesse, Sciotto decise di iscrivere la squadra al campionato, versando 362.500 euro di tasca propria. Tuttavia, la Aad non avrebbe mai pagato né stipendi né imposte, aggravando la crisi finanziaria fino al fallimento della società.

Il “bonifico fantasma” da 800mila euro

La vicenda si chiude con un episodio paradossale, riportato da Gazzetta del Sud: «Quindici giorni prima della dichiarazione di fallimento», scrive Sciotto nella denuncia, «il signor Alaimo mi comunicò telefonicamente che Doudou Cissè aveva già effettuato un bonifico di 800mila euro sul conto dell’Acr Messina». Un trasferimento di denaro che, sottolinea l’ex presidente, «non si è mai verificato».

La Procura di Messina dovrà ora verificare la fondatezza delle accuse e stabilire se gli episodi descritti configurino una vera e propria truffa contrattuale a danno dell’ex patron giallorosso.

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Redazione