Messina, il Racing City Group presenta la prima offerta. La lettera d’addio di Sciotto
MESSINA – Una proposta irrevocabile, accompagnata da un bonifico a titolo di caparra, è arrivata giovedì pomeriggio via pec al curatore fallimentare Maria Di Renzo. Come riporta la Gazzetta del Sud, a firmarla sarebbe il Racing City Group, che da settimane seguiva da vicino la vicenda Messina con sopralluoghi allo stadio “Franco Scoglio”. L’offerta, se ritenuta ammissibile, potrebbe consentire il prolungamento dell’esercizio provvisorio, inizialmente fissato fino al 5 ottobre (gara con l’Enna), grazie alla disponibilità di nuove risorse in cassa.
La proposta e gli scenari
Secondo la Gazzetta del Sud, l’attività del club in queste settimane è stata garantita dagli sponsor e dal contributo dei soci della Cooperativa Calcio Messina, ma ora la cauzione versata dal Racing City Group potrebbe coprire la prosecuzione della gestione. Il curatore fallimentare dovrà valutarne la solidità e, in caso positivo, procedere alla pubblicazione di un avviso pubblico che consentirebbe eventuali rilanci. L’offerta, precisa ancora la Gazzetta del Sud, si articola anche sul debito sportivo (stimato in circa 650 mila euro), ma resta condizionata dalla questione fideiussione, punto determinante per stabilire l’effettiva entità dell’impegno economico.
Il Racing City Group, guidato da Justin Davis e Morris Pagniello, detiene partecipazioni in diverse realtà calcistiche, tra cui il Racing Catania femminile e club minori internazionali. In passato, ricorda la Gazzetta del Sud, Davis aveva mostrato interesse per la Lucchese con un’operazione simile, poi non andata in porto.
Gli altri interessati e il fronte Felleca
Il gruppo non è però l’unico soggetto in corsa. Accanto ad altri investitori che avevano sondato il terreno, si è fatto avanti anche Roberto Felleca, ex presidente di Como e Foggia, già vicino in passato a piazze come Sambenedettese, Lucchese e Ancona.
La lettera di Pietro Sciotto
Intanto, l’ex presidente Pietro Sciotto ha affidato alla Gazzetta del Sud una lunga lettera aperta alla città. «In questo momento difficile per la storia dell’Acr Messina – scrive Sciotto – sento il dovere umano e morale di rivolgermi direttamente ai tifosi per distinguere la verità dai pregiudizi».
Sciotto ha rivendicato otto anni di gestione iniziata nel 2017 «spinta esclusivamente dall’amore per questi colori». Ha ricordato la risalita in Serie C, l’assenza di penalizzazioni e i bilanci in ordine fino alla cessione. Ha però sottolineato anche «le continue pressioni e la narrazione ostile di una parte della stampa» che lo hanno spinto a vendere l’80% delle quote ad AAD Invest, rivelatasi poi insolvente.
«Il 10 luglio 2025 – ha aggiunto Sciotto nella lettera pubblicata dalla Gazzetta del Sud – ho versato 450 mila euro per consentire l’iscrizione alla Serie D e il pagamento degli stipendi arretrati. Non cerco applausi, ma credo che questa squadra meriti rispetto e continuità».
E ha concluso: «So di non essere stato il presidente perfetto, ma ho dato tutto quello che potevo. Chi oggi punta il dito dovrebbe chiedersi cosa ha fatto concretamente per aiutare il Messina, prima di giudicare chi ha provato a mantenerlo in vita».