Lo ha colpito in testa: squalifica di 6 giornate | Decisione presa dal giudice sportivo ufficiale

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Cartellino Rosso (LaPresse) www.goalsicilia.it

Dopo la violenza reiterata in campo, potrebbe scattare una punizione esemplare.

La violenza nel calcio, sia a livello professionale che dilettantistico, rappresenta un problema che mina la bellezza di questo sport. Si manifesta non solo in atti di aggressione fisica tra giocatori, ma anche in scontri tra tifoserie e comportamenti aggressivi sugli spalti. La pressione agonistica e l’emotività che caratterizzano le partite possono portare i giocatori a reagire in maniera incontrollata, con conseguenze gravi per l’incolumità degli avversari e la regolarità delle competizioni. Questa deriva violenta, se non adeguatamente punita, rischia di compromettere l’integrità e lo spirito sportivo del calcio.

Per contrastare efficacemente questi episodi, le squalifiche esemplari sono uno strumento essenziale. Sanzioni severe servono non solo a punire chi si è reso colpevole di atti violenti, ma anche a dissuadere altri dal ripetere comportamenti simili. Le istituzioni sportive, come le federazioni calcistiche, hanno il dovere di imporre misure disciplinari forti, che siano in grado di scoraggiare la violenza in campo. Queste squalifiche non devono limitarsi a poche giornate di sospensione, ma estendersi a periodi prolungati o addirittura all’espulsione dal campionato per i casi più gravi.

Un altro aspetto fondamentale è l’educazione. I club e le federazioni devono lavorare per promuovere la cultura del rispetto e del fair play, sia attraverso la formazione dei giovani calciatori, sia con campagne di sensibilizzazione rivolte al pubblico e ai tifosi. Solo un approccio complessivo, che combini punizioni severe e una forte educazione ai valori sportivi, può garantire un cambiamento duraturo e prevenire ulteriori episodi di violenza.

Esempi recenti di squalifiche esemplari includono il caso del difensore uruguaiano José Giménez, squalificato per 15 giornate dopo aver aggredito un arbitro durante i Mondiali del 2022, o quello del giocatore italiano Daniele De Rossi, sospeso per 5 giornate nel 2017 per un pugno a un avversario. Questi casi dimostrano come sia necessario un intervento deciso per preservare la correttezza nel gioco e scoraggiare ogni forma di violenza.

La Premier League e gli atti di violenza

Nella Premier League, sono numerosi i casi di violenza che hanno portato a lunghe squalifiche. Un esempio è quello di Eric Cantona, squalificato per otto mesi nel 1995 dopo aver aggredito un tifoso con un calcio volante durante una partita.

Un altro caso significativo è quello di Luis Suárez, sospeso per 10 giornate nel 2013 dopo aver morso il difensore del Chelsea Branislav Ivanović. Questi esempi dimostrano come la Premier League adotti sanzioni severe per scoraggiare comportamenti violenti.

Kudus ai tempi dell’Ajax (LaPresse) www.goalsicilia.it

Kudus segna e poi perde la testa

Siamo ai minuti finali del match tra il Tottenham ed il West Ham, il punteggio è di 4-1 in favore degli Spurs ed il gol ospite era stato segnato proprio da Kudus. Al minuto 86, dopo uno scontro con Van de Ven inizia un parapiglia che vede l’ex Ajax colpire l’olandese facendolo cadere a terra.

Come se non bastasse, nel mischione successivo, colpisce Sarr alla testa e fa cadere anche Richarlison. Ovviamente rosso da parte del direttore di gara e non è affatto da escludere una squalifica che vada da almeno 3 giornate e oltre 6.