L’Italia dice addio al mondiale: salta la testa di Gravina | Arriva l’annuncio ufficiale
Scotta la poltrona del presidente della FIGC visto il caos attorno alla Nazionale, prossimi mesi decisivi per lui.
La Nazionale ha subito una pesante sconfitta per 3-0 in trasferta a Oslo contro la Norvegia, in una prestazione che ha lasciato molto a desiderare. Gli Azzurri sono apparsi lenti e vulnerabili, specialmente nella prima mezz’ora di gioco, concedendo tre gol in rapida successione. Gianluigi Donnarumma ha definito la prestazione “inaccettabile”, sottolineando l’assenza di un approccio mentale adeguato.
Questa sconfitta complica seriamente il percorso dell’Italia verso la qualificazione al Mondiale 2026. Questo risultato, anche se è solo la prima giornata ma in USA direttamente andrà solo la prima, mette a rischio la qualificazione diretta, ma anche la possibilità di accedere ai play off.
In seguito a questa preoccupante battuta d’arresto, la Federcalcio ha preso una decisione drastica: il commissario tecnico Luciano Spalletti è stato esonerato. Questa mossa arriva dopo una serie di risultati insoddisfacenti e una prestazione che ha mostrato evidenti lacune tattiche e mentali.
Lo stesso Luciano Spalletti ha confermato la fine del suo ciclo alla guida degli Azzurri, dichiarando in conferenza stampa che la partita contro la Moldavia è la sua ultima. Il tecnico ha assunto pienamente la responsabilità del fallimento, riconoscendo le difficoltà e le aspettative mancate. Questo esonero segna l’inizio di una nuova fase per la nazionale, che dovrà ora trovare un nuovo allenatore.
Il post Spalletti
Dopo l’esonero di Luciano Spalletti in seguito al pesante 3‑0 contro la Norvegia, la FIGC ha accelerato la ricerca del nuovo commissario tecnico. Tra i candidati più accreditati figurano Stefano Pioli, prossimo sposo della Fiorentina, e Claudio Ranieri, fresco di conclusione del rapporto con la Roma e considerato ideale per la gestione del gruppo.
Entrambi i nomi rispecchiano la volontà federale di puntare su tecnici esperti e carismatici, in grado di risollevare un clima pesante e rilanciare la corsa verso il Mondiale. Non sono però da escludere figure come un “traghettatore” come potrebbero essere i vari De Rossi o Cannavaro.
Scotta la poltrona di Gravina
Dopo il pesante 3‑0 subito contro la Norvegia, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha elogiato l’avversario, riconoscendone meriti e crescita: “La Norvegia oggi è più forte di noi, ha avuto una crescita straordinaria”. Il suo intervento ha sottolineato come il risultato non sia solo frutto di errori tattici, ma anche di un divario atletico e mentale, invitando a un’evoluzione sistemica del calcio italiano.
Sui social è montata la richiesta di dimissioni da parte di molti tifosi. Alcuni ipotizzano che, qualora l’Italia non dovesse qualificarsi al prossimo Mondiale, lo scenario potrebbe portare ad un passo indietro da parte di Gravina, che potrebbe sentirsi “obbligato a rassegnare le dimissioni”.