L’Igea vuole continuare a stupire Chiavaro divide i meriti con tutti

Proseguire il 2026 come, e possibilmente meglio, di come si è chiuso il 2025. È questo l’obiettivo chiaro dell’Igea Virtus, che guarda la classifica dall’alto insieme a Nissa e Savoia dopo un girone d’andata di grande sostanza. La costanza di rendimento ha premiato i barcellonesi, anche se resta qualche rimpianto, come il pareggio interno contro la Vigor Lamezia nell’ultima gara dell’anno solare. Un bilancio comunque positivo, come sottolinea La Sicilia.
«Questo è un campionato in cui tutti hanno, più o meno, dei rimpianti», spiega il direttore sportivo Agatino Chiavaro, tra i principali artefici della prima parte di stagione dell’Igea Virtus. «Ci teniamo stretto quello che abbiamo perché ce lo siamo guadagnato sul campo, nonostante lo scetticismo iniziale». Parole riportate da La Sicilia, che fotografano bene il clima che si respira in casa igeana.
Il dirigente evidenzia anche l’equilibrio del torneo. «Quest’anno regna l’equilibrio come non mai. Ogni partita ha quasi il sapore di uno scontro diretto, perché metà delle squadre lotta per i play off. I risultati ci dicono che abbiamo fatto bene e quindi abbiamo l’obbligo di proseguire su questa strada». Un messaggio chiaro, che invita alla continuità senza perdere lucidità.
A inizio stagione erano in pochi a pronosticare l’Igea Virtus tra le formazioni di vertice. «La nostra speranza era quella di fare il meglio possibile – prosegue Chiavaro sulle colonne de La Sicilia –. Non mi aspettavo il primo posto, ma questo significa che qualcosa di buono è stato fatto. Siamo contenti di come stanno andando le cose e alla fine tireremo le somme, senza pressioni e senza pensare troppo a ciò che potrà essere».
Nei giorni scorsi anche Sasà Marra ha sottolineato i meriti del direttore sportivo, ma Chiavaro preferisce condividere i complimenti con tutto l’ambiente. «Sono riconoscimenti che vanno ripartiti tra tutte le componenti. Tutto nasce da un progetto societario che ha portato alla scelta di un direttore sportivo in sintonia con l’allenatore, perché conosce bene il suo metodo di lavoro. Marra ha fiducia in me e la cosa è reciproca, ma poi il mister e la squadra restano gli interpreti principali in campo».
Lo sguardo ora è rivolto al girone di ritorno, che si preannuncia ancora più impegnativo, anche alla luce del mercato di gennaio. Inevitabile, dunque, la domanda su eventuali rinforzi. «Ci siamo resi conto – spiega Chiavaro a La Sicilia – che per mantenere questo ritmo serve probabilmente una rosa più ampia. Lo ha capito la società e lo hanno capito anche i ragazzi. Se ci sarà l’opportunità di inserire alternative nei vari reparti, lo faremo, ma sempre seguendo le nostre idee e la nostra linea».
Un aspetto, però, gioca a favore dell’Igea Virtus. «Oggi convincere un giocatore a venire a Barcellona non è difficile – conclude Chiavaro – sia per la serietà della società sia per la classifica». Segnale di un progetto che ha acquisito credibilità e che vuole continuare a sorprendere anche nel 2026, come evidenzia La Sicilia.
