“Le plusvalenze si fanno in due”: non solo la Juventus penalizzata | Il magistrato ha parlato

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Juventus Stadium (LaPresse) Goalsicilia

Non usa mezzi termini il magistrato parlando del caso plusvalenze che ha visto protagonista suo malgrado la Juventus. 

Il caso plusvalenze che ha coinvolto la Juventus ha avuto ripercussioni importanti. Secondo l’inchiesta “Prisma”, la Juventus avrebbe realizzato plusvalenze fittizie attraverso scambi di calciatori con altre società, senza che vi fosse un reale movimento di denaro o un effettivo trasferimento di giocatori.

Diversi calciatori sono stati coinvolti in queste operazioni. Con l’Atalanta, le transazioni sospette riguardano Mattiello, Muratore, Caldara e Romero. Il Sassuolo è stato coinvolto nelle operazioni relative a Demiral e Traoré. L’Udinese ha visto coinvolto Mandragora, mentre il Bologna è stato associato all’operazione Orsolini. Il Cagliari è stato coinvolto nella cessione di Cerri.

L’inchiesta ha evidenziato come molte di queste operazioni siano state accompagnate da accordi privati, noti come “side letter”, che garantivano il riacquisto dei giocatori da parte della Juventus, rendendo le plusvalenze fittizie. Questi accordi non erano registrati ufficialmente, violando le normative federali. Le indagini hanno portato alla luce una rete complessa di transazioni tra club.

Le autorità competenti hanno effettuato le indagini per determinare l’entità delle irregolarità e le responsabilità dei vari club coinvolti. L’inchiesta ha sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’integrità finanziaria nel calcio italiano.

Sanzioni per Juve e dirigenza

Nel caso plusvalenze, la Juventus ha ricevuto la sanzione più pesante: una penalizzazione di 10 punti nella stagione 2022-2023, poi ridotta rispetto alla proposta iniziale. Il club è stato inoltre escluso dalle coppe europee per violazioni del Fair Play Finanziario.

Per quanto riguarda i dirigenti, Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, è stato inibito per 16 mesi da ogni attività federale. Fabio Paratici, ex direttore sportivo, ha ricevuto una squalifica di 30 mesi estesa anche a livello internazionale. Altri dirigenti, tra cui Cherubini e Arrivabene, sono stati sanzionati con inibizioni di durata diversa e inferiore.

Luca Palamara (Mediaset) Goalsicilia

Le parole di Palamara

Luca Palamara, ex magistrato coinvolto in precedenti indagini calcistiche, ha commentato il caso plusvalenze che coinvolge la Juventus, sottolineando la complessità del fenomeno. Secondo Palamara, le plusvalenze “rappresentano un problema strutturale del calcio italiano”, dove le società, per mantenere competitività, ricorrono a pratiche contabili discutibili. Ha evidenziato che la valutazione dei giocatori è soggettiva e che simili situazioni si sono verificate anche in passato.

Palamara ha affermato che l’ingresso della magistratura nelle indagini rappresenta una sconfitta per il sistema calcistico, indicando la necessità di un reset nel movimento. Ha parlato di una “osmosi” tra l’indagine penale e quella sportiva, suggerendo che la FIGC dovrebbe intervenire per risolvere la situazione. Secondo Palamara, l’attuale scenario richiama problematiche già emerse in passato, evidenziando la necessità di una riforma.