Alessandro Ricci (Pagina ufficiale Siracusa) Goalsicilia

Il Siracusa ha ripreso ad allenarsi in vista della delicata sfida di sabato al De Simone contro il Casarano, avversario già affrontato pochi mesi fa nella poule scudetto di Serie D.
Le due neopromosse si ritrovano in Serie C con stati d’animo opposti: il Casarano, grazie anche a un mercato ambizioso e all’esperienza di giocatori come Mino Chiricò, ex spina nel fianco degli azzurri, ha fin qui offerto un rendimento convincente; il Siracusa, invece, è ancora alla ricerca della propria identità.

Come scrive Manuel Bisceglie su La Sicilia, la squadra di Marco Turati ha raccolto consensi per la qualità del gioco ma pochissimi punti. Tre, per la precisione, nelle prime giornate: troppo poco per una piazza calorosa come quella aretusea.
Il pubblico, che in passato ha sempre sostenuto la squadra anche nei momenti più difficili, ha manifestato malumore per alcune prestazioni deludenti e per l’incapacità di concretizzare quanto costruito.

Un problema di tenuta e fiducia

Contro Caserta e nelle gare precedenti il Siracusa ha spesso iniziato bene, per poi cedere nella ripresa. «Normale — spiega La Sicilia — quando si spende tanto in avvio, ma anomalo che succeda così sistematicamente».
Turati e il presidente Alessandro Ricci, oggi sotto pressione, cercano la chiave per dare solidità e concretezza a una squadra che alterna buone giocate a blackout improvvisi.

Il problema principale resta la fase offensiva: in dieci giornate gli azzurri hanno sprecato molto, mentre in difesa pesano errori individuali. Anche il portiere Contini, rientrato da poco, non è ancora al meglio.

Servono rinforzi e una scossa

Come sottolinea ancora La Sicilia, Ricci ha ammesso che il budget non è stato ancora del tutto utilizzato: «C’è un piccolo tesoretto su cui intervenire, magari già nel mercato di dicembre».
L’obiettivo, ora, è rialzarsi già contro il Casarano: una vittoria per ridare fiducia all’ambiente e allontanare le prime critiche.