SIRACUSA — È notte fonda per il Siracusa. La sconfitta interna contro il Sorrento (0-1, gol di D’Ursi al 23’) ha fatto esplodere la rabbia di una tifoseria sempre più esasperata. Dopo il triplice fischio, la società ha imposto il silenzio stampa: nessuna dichiarazione ufficiale da parte dei dirigenti, dello staff tecnico o dei giocatori.
Al “Nicola De Simone” il clima è stato incandescente. Nei primi minuti della ripresa la Curva Anna aveva già espresso il proprio malcontento, ma al termine del match la protesta è esplosa: decine di tifosi hanno atteso l’uscita dei giocatori dagli spogliatoi, chiedendo spiegazioni e un confronto diretto. È stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma.
L’ottava sconfitta in nove partite aggrava una crisi che sembra senza via d’uscita. Il tecnico Marco Turati è ora in bilico: secondo indiscrezioni raccolte, la società potrebbe decidere nelle prossime ore di intervenire con un cambio in panchina per cercare di dare una scossa alla squadra. Un annuncio in tal senso potrebbe arrivare già martedì.
Il presidente Ricci, che finora ha mantenuto un profilo basso, sta valutando la situazione insieme al direttore sportivo Antonello Laneri. La pressione è altissima e la piazza non accetta più alibi: il Siracusa è impantanato nei bassifondi della classifica e il rischio di compromettere la stagione è concreto.
Tra i tifosi cresce la delusione: «Vogliamo rispetto per la maglia», hanno urlato all’uscita dello stadio. Il clima in città è teso e la speranza è che arrivi presto un confronto chiarificatore tra società, squadra e allenatore per riportare serenità e risultati.