Come scrive Carmelo Lucchese su La Sicilia, la Nissa esce sconfitta 3-2 dal confronto con l’Igea Virtus, incassando la seconda battuta d’arresto stagionale, ancora una volta in trasferta. Una partita che valeva il primato in classifica, ma che ha messo in evidenza la difficoltà di Agnello e compagni nel dare continuità alle prestazioni.
La squadra, nonostante il vantaggio iniziale, non è riuscita a gestire la gara con la lucidità necessaria. L’Igea Virtus, guidata da Sasà Marra, ha impostato una partita di grande intensità, riuscendo a bloccare la costruzione dal basso della Nissa e a impedire palloni puliti per gli attaccanti e i centrocampisti. Solo quando i nisseni sono riusciti a eludere il pressing alto, sono arrivati i due gol.
Come sottolinea La Sicilia, la Nissa ha dato tutto sul piano individuale ma ha mostrato carenze di collettivo. La squadra ha subito troppo dopo il rigore dubbio concesso ai padroni di casa, finendo per perdere compattezza e ritmo. L’Igea Virtus, invece, ha saputo sfruttare al massimo le occasioni, colpendo con freddezza e concretezza.
Le tre reti incassate — su rigore, su punizione e su un errore difensivo di Castelnovo — non cancellano però il problema di fondo: la mancanza di una reale identità di gioco corale. Lucchese evidenzia che «la tattica di Marra, volta a bloccare la fase d’impostazione avversaria, ha anestetizzato la manovra nissena».
Per la Nissa, che resta comunque in piena corsa nei piani alti della Serie D, il lavoro da fare è ancora tanto: servirà maggiore equilibrio e capacità di reagire già dal prossimo impegno casalingo contro il Messina.