La Serie A si gioca all’estero: gli italiani privati del calcio | Manovra necessaria per alzare i ricavi

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Gabriele Gravina (LaPresse) Goalsicilia

Possibili importanti novità per il calcio italiano nella prossima stagione che fanno storcere il naso a moltissimi tifosi. 

I diritti televisivi rappresentano una delle fonti di ricavo più importanti per i club di Serie A, incidendo in maniera significativa sui loro bilanci. Per il quinquennio 2024-2029, la Lega Serie A ha assegnato i diritti a DAZN e Sky per un valore complessivo di circa 900 milioni di euro a stagione.

La ripartizione di questi ricavi tra i club non è uniforme, ma segue criteri stabiliti dalla Legge Melandri. Circa il 50% viene suddiviso in parti uguali tra tutte le 20 squadre. La restante parte è distribuita in base a fattori come i risultati sportivi, il radicamento sociale (audience televisiva e spettatori allo stadio), e, più recentemente, il minutaggio dei giovani calciatori impiegati.

Nell’ultima stagione i ricavi totali netti distribuiti ai club si sono attestati intorno a 1,072 miliardi di euro. L’Inter ha incassato la cifra più alta, superando i 100 milioni di euro, seguita da Milan e Juventus con circa 87 milioni. Le squadre di bassa classifica, invece, hanno ricevuto cifre decisamente inferiori, attestandosi attorno ai 30 milioni.

L’incidenza dei diritti televisivi sui bilanci dei club è cruciale. In media, rappresentano circa il 42% delle entrate totali, rendendoli la voce di ricavo più consistente e voluminosa per le squadre di Serie A. Questa dipendenza sottolinea l’importanza di questi accordi per la sostenibilità economica.

Tournée e Supercoppa all’estero

Per le squadre di Serie A, espandere il proprio raggio d’azione a livello globale è fondamentale per incrementare i ricavi e la visibilità del marchio. Un modo per farlo è attraverso le tournée estive negli Stati Uniti, dove l’interesse per il calcio europeo è in crescita. Questi viaggi non solo generano introiti diretti, ma aprono anche nuove opportunità commerciali e di sponsorizzazione.

Un altro esempio di questa strategia di internazionalizzazione è la decisione di disputare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. L’accordo con gli organizzatori sauditi porta nelle casse della Lega Serie A circa 23 milioni di euro a edizione. Di questa cifra, una parte significativa (circa 16 milioni) viene distribuita ai club partecipanti, con la squadra vincitrice che può incassare fino a 8 milioni di euro.

Telecamera a bordo campo (LaPresse) Goalsicilia

La Serie A sbarca in Australia?

Come riporta “Sky Sport”, la Serie A ha ricevuto una proposta per disputare una partita di campionato in Australia, a Perth. Questa iniziativa rivoluzionaria, se approvata, segnerebbe un precedente storico: sarebbe il primo campionato al mondo a giocare una gara di cartello fuori dai confini nazionali. L’idea è nata anche in concomitanza con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026: una possibile data è il 7 o l’8 febbraio 2026, con la partita tra Milan e Como.

Perché questo scenario si concretizzi, è necessario un cambio di regolamento da parte della FIFA. Le attuali norme, infatti, non consentono lo svolgimento di partite di campionato ufficiali al di fuori del territorio nazionale di riferimento. La richiesta italiana, seppur ambiziosa, riflette la crescente volontà della Serie A di espandere il proprio brand.