La povertà e la lotta al tumore: la stella del Milan confessa la malattia | “Si teme il peggio”

La confessione dell’ex stella del Milan che ha lasciato a bocca aperta tifosi e appassionati di questo sport. Che cosa ha detto.
Il Milan vanta una storia ricca di leggende che hanno lasciato un’impronta indelebile nel calcio mondiale. Paolo Maldini detiene il record assoluto di presenze con il club: 902 partite ufficiali e 26 trofei vinti. Franco Baresi, altro simbolo rossonero, ha disputato 719 partite, vincendo 6 scudetti e 3 Coppe dei Campioni; il suo numero 6 è stato ritirato in suo onore.
Mauro Tassotti e Alessandro Costacurta hanno formato, insieme a Maldini e Baresi, una delle linee difensive più forti della storia. Tassotti ha collezionato 576 presenze, mentre Costacurta ha giocato 20 stagioni consecutive con il Milan, vincendo 7 scudetti e 5 Champions League
Massimo Ambrosini ha militato nel Milan per 17 stagioni, diventando capitano dopo l’addio di Maldini e vincendo 4 scudetti e 2 Champions League . Gianni Rivera, primo italiano a vincere il Pallone d’Oro nel 1969, ha segnato 164 gol in 651 presenze, contribuendo a numerosi successi del club.
Marco Van Basten ha segnato 125 gol in 201 partite, vincendo 3 Palloni d’Oro e contribuendo a 2 Coppe dei Campioni. Andriy Shevchenko, con 175 gol in 322 presenze, ha vinto il Pallone d’Oro nel 2004 e ha segnato il rigore decisivo nella finale di Champions League 2003.
La carriera di Pato al Milan
Alexandre Pato è stato uno dei talenti più promettenti del Milan negli anni 2000. Arrivato nel 2007 dall’Internacional per 22 milioni di euro, ha debuttato ufficialmente il 13 gennaio 2008 contro il Napoli, segnando subito un gol. Con la maglia rossonera, ha totalizzato 150 presenze e 63 reti .
Nel 2010-2011, ha contribuito alla conquista dello scudetto, segnando 14 gol in campionato. Nel 2009, è stato premiato con il Golden Boy e come miglior giovane della Serie A. Tuttavia, la sua carriera è stata ostacolata da frequenti infortuni, che ne hanno limitato la continuità e il rendimento. Nel gennaio 2013, è tornato in Brasile.
Il drammatico racconto di Pato
Il “Papero” Pato ha vissuto un’avventura intensa al Milan, tra sogni e difficoltà. Arrivato a soli 17 anni, ha segnato al debutto e conquistato subito i tifosi. Il momento più memorabile è stato la doppietta nel derby del 2011, decisiva per lo scudetto: “Dopo quei due gol, San Siro esplose” ha detto il brasiliano.
La sua carriera è stata segnata da infortuni e aspettative non sempre soddisfatte. In un’intervista, ha confessato: “So cosa pensavate. L’ho sentito per 10 anni. ‘Cosa è successo a Pato?’, ‘Perché Pato era sempre infortunato?'” . Da bambino, ha rischiato l’amputazione del braccio sinistro a causa di un tumore, ma un’operazione gratuita gli ha salvato l’arto anche se qualcuno diceva “Si teme il peggio”. Oggi, Pato è impegnato nel sociale e nella lotta contro la povertà, ispirato dalla sua fede e dalle esperienze vissute.