Come riportato dalla Gazzetta del Sud, la Messana interrompe la striscia di due vittorie consecutive e frena al “Garden Sport” davanti a un Mazzarrone coraggioso, capace di giocare a viso aperto e di conquistare un punto meritato. L’avventura di Antonio Venuto sulla panchina giallorossa comincia così con un pareggio a reti inviolate, al termine di una settimana turbolenta segnata dall’esonero di Peppe Cosimini e dalle dimissioni del direttore sportivo Alberto L’Episcopo.
Venuto non stravolge l’impianto tattico del suo predecessore, confermando il 3-5-2: Rizzo torna in mezzo al campo, Giorgetti si riprende il suo posto nella difesa a tre, mentre in avanti l’allenatore opta per un attacco più mobile con De Leon alle spalle di Cannavò, lasciando inizialmente Franchi in panchina. Dall’altra parte Ezio Raciti propone un 4-3-3 equilibrato e competitivo, nonostante le assenze pesanti di Cosendey e Prestia.
La partita offre poche emozioni. La Messana fatica nella costruzione, con una manovra che stenta a verticalizzare. Le occasioni migliori arrivano dalle corsie esterne: Fragapane si vede murare un tiro interessante, su assist di Bonasera, mentre Cannavò libera bene Biondo, che però calcia a lato aprendo troppo il piatto. L’unico vero brivido del primo tempo è del Mazzarrone, che al 25’ colpisce la traversa con una conclusione potente dalla distanza di Baldeh.
Nella ripresa Venuto prova a cambiare l’inerzia inserendo Franchi, De Jesus e Ventra. Al 28’ l’attaccante argentino ha la chance più nitida del match, ma il suo tiro ravvicinato viene respinto. La Messana spinge con palloni alti e pressione costante, mentre il Mazzarrone si ridisegna con una linea difensiva a cinque, mantenendo ordine e compattezza fino al fischio finale.
Il match si chiude sullo 0-0. La Messana resta terza in classifica a quota 27 punti, con tre lunghezze di vantaggio sull’Atletico Viagrande, impegnato nel pomeriggio sul campo del rinvigorito Vittoria. Un risultato che lascia l’amaro in bocca ma che, come sottolinea ancora la Gazzetta del Sud, conferma la solidità degli avversari e la necessità per i giallorossi di crescere ancora sotto il profilo della brillantezza offensiva.