La Juventus “perde i ricorsi in tribunale”: sanzioni record e penalità in classifica | La giustizia sportiva ha emesso sentenza
La Juventus torna al centro dell’attenzione mediatica e social per il caso che ha sconvolto il calcio italiano quasi 20 anni fa.
Calciopoli fu uno scandalo che sconvolse il calcio italiano nel 2006, rivelando un vasto sistema di illeciti sportivi finalizzati a influenzare i risultati delle partite. Le indagini partirono da intercettazioni telefoniche condotte dalla Procura di Napoli, che svelarono una fitta rete di contatti tra dirigenti di club, in particolare della Juventus, e i designatori arbitrali.
Al centro dello scandalo vi era la manipolazione delle designazioni arbitrali e l’esercizio di pressioni sui direttori di gara per favorire determinate squadre. Le conversazioni intercettate misero in luce un tentativo sistematico di alterare la regolarità del campionato, compromettendo l’integrità del sistema calcistico italiano e la fiducia del pubblico.
Le società principalmente coinvolte furono Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina, insieme a numerosi dirigenti, arbitri e designatori. Le rivelazioni emersero poco prima dei Mondiali 2006, gettando un’ombra sulla nazionale italiana che, paradossalmente, vinse poi il torneo.
I provvedimenti furono severissimi: la Juventus fu retrocessa in Serie B con una penalizzazione di punti. Anche Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina subirono penalizzazioni in classifica. Molti dirigenti furono inibiti e radiati, e l’episodio segnò una delle pagine più buie nella storia del calcio.
Gli scudetti tolti alla Juve
A seguito dello scandalo Calciopoli, la giustizia sportiva italiana ha preso provvedimenti drastici che hanno ridisegnato la classifica del campionato di Serie A. Alla Juventus, considerata il club maggiormente coinvolto, fu revocato lo scudetto della stagione 2004-2005 e, inoltre, non le fu assegnato quello del 2005-2006.
Questo ultimo titolo, dopo un’attenta valutazione delle nuove classifiche scaturite dalle penalizzazioni, fu assegnato all’Inter. La decisione di assegnare lo scudetto all’Inter generò e continua a generare un ampio dibattito. Nonostante ciò, il club nerazzurro, ha recentemente esposto nella propria bacheca il trofeo, a distanza di quasi vent’anni.
Dibattito sugli scudetti revocati
Sui social è frequente leggere commenti di utenti che affermano che la Juventus avrebbe “perso” tutti i ricorsi presentati per lo scudetto revocato dopo Calciopoli e quello assegnato d’ufficio all’Inter. Questa narrazione, tuttavia, non riflette appieno la complessità della vicenda giudiziaria. La Juventus ha effettivamente presentato numerosi ricorsi in varie sedi, ma la questione del merito dell’assegnazione dello scudetto 2005-2006 all’Inter non è mai stata esaminata in profondità.
Infatti, molti dei ricorsi presentati dalla Juventus sono stati dichiarati inammissibili per questioni procedurali o di competenza, senza entrare nel merito della legittimità dell’assegnazione del titolo all’Inter. Ad esempio, il Consiglio di Stato ha respinto ricorsi della Juventus, ma si è trattato di decisioni che hanno confermato sentenze precedenti, le quali a loro volta si erano pronunciate sull’inammissibilità o su questioni di risarcimento danni, non sul “chi meritasse lo scudetto sul campo”.