Juventus, formalizzato il passaggio di proprietà: Elkann “interrogato” | Era l’unico modo per “salvare” la società

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Juventus Stadium (LaPresse) Goalsicilia

Novità importanti in casa Juventus dal punto di vista dirigenziale, mentre la squadra lotta per un posto in Champions. 

​​La stagione della Juventus è stata caratterizzata da alti e bassi, con un inizio promettente sotto la guida di Thiago Motta, ma seguita da una serie di risultati deludenti. Nonostante un buon avvio, la squadra ha subito pesanti sconfitte, tra cui un 4-0 contro l’Atalanta e un 3-0 contro la Fiorentina, oltre all’eliminazione dalla Champions League per mano del PSV Eindhoven ai play off. ​

Thiago Motta ha sempre difeso il suo operato, ma la pressione dei risultati ha prevalso, e la Juventus ha deciso di affidare la squadra a Igor Tudor, ex giocatore bianconero, con l’obiettivo di risollevare le sorti della stagione e garantire la qualificazione alla prossima Champions League. ​

Sotto la guida di Tudor, la Juventus ha mostrato segnali di ripresa, ottenendo vittorie importanti e ritrovando una certa solidità difensiva. Il nuovo allenatore ha implementato un sistema di gioco più aggressivo e ha motivato la squadra a lottare per l’obiettivo minimo stagionale: un posto tra le prime quattro in Serie A.

La dirigenza bianconera ha ribadito l’importanza di raggiungere la qualificazione europea, sia per motivi sportivi che economici, considerando gli introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions League. Il futuro della Juventus dipenderà dai risultati delle ultime giornate di campionato.

La proprietà bianconera

​La Juventus è controllata dalla holding Exor, appartenente alla famiglia Elkann/Agnelli, che detiene circa il 65% del capitale sociale e oltre il 77% dei diritti di voto . Nel 2025, la società ha registrato una perdita di 199,2 milioni di euro, principalmente a causa dell’esclusione dalle competizioni europee.

Recentemente, Tether, azienda leader nel settore delle criptovalute, ha aumentato la sua partecipazione in Juventus, raggiungendo il 10,12% del capitale sociale e il 6,18% dei diritti di voto, diventando così il terzo maggiore azionista del club. Tether ha dichiarato che questo investimento riflette il suo impegno a lungo termine nel futuro della Juventus e la fiducia nel valore intrinseco e nel potenziale di crescita del club.

Paolo Ardoino (Instagram) Goalsicilia

Le parole del CEO di Tether

Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha espresso il desiderio di incontrare John Elkann, presidente di Exor e azionista di maggioranza della Juventus, per discutere su come Tether possa contribuire alla crescita del club bianconero. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Ardoino ha dichiarato: “Mi piacerebbe conoscere la sua visione sul club e la squadra. Potremmo capire insieme come Tether può incidere sulla crescita della Juve”.​

Tether ha recentemente aumentato la sua partecipazione nella Juventus con il 10,12% del capitale sociale e il 6,18% dei diritti di voto. Ardoino ha sottolineato che l’investimento non è solo finanziario, ma mira a supportare l’innovazione del club e l’espansione delle sue ambizioni sportive, con l’obiettivo di riportare la Juventus ai vertici del calcio europeo.​