Irregolarità e penalizzazioni: classifica stravolta e verdetti ribaltati | Caos nel calcio italiano

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San Siro stadio Meazza (LaPresse) Goalsicilia

È ancora caos nel calcio italiano per il provvedimento durissimo della Procura Federale della FIGC, riscritta la classifica. 

La Serie A 2024/25 si è conclusa da meno di una settimana e con una lotta serrata fino all’ultima giornata per lo scudetto, la qualificazione alla Champions League e i posti nelle competizioni europee, ma anche in zona retrocessione.

Il Napoli ha conquistato il suo quarto scudetto, il secondo in tre anni, battendo il Cagliari 2-0 nell’ultima giornata grazie ai gol di McTominay e Lukaku. L’Inter, nonostante la vittoria per 2-0 contro il Como, ha chiuso al secondo posto, a un punto dai partenopei.

La corsa al quarto posto per la Champions League ha visto Juventus, Roma e fino ad un certo punto Lazio in lotta punto su punto. La Juventus ha ottenuto il quarto posto grazie alla vittoria in extremis sul campo del Venezia, mentre la Roma pur vincendo col Torino si deve accontentare dell’Europa League.

Per l’Europa e la Conference League, la Roma ha appunto concluso al quinto posto, mentre la Fiorentina ha conquistato un posto in Conference grazie alla vittoria per 3-2 sull’Udinese e alla contemporanea sconfitta a sorpresa della Lazio contro il Lecce.

Calcio italiano e debiti

Il calcio italiano sta affrontando una situazione finanziaria preoccupante, con un indebitamento lordo complessivo dei club di Serie A che ha raggiunto circa 4,65 miliardi di euro al 30 giugno 2024, registrando un lieve incremento rispetto all’anno precedente. Nonostante un aumento dei ricavi aggregati, le perdite complessive rimangono significative.

Le principali cause di questo squilibrio finanziario sono l’elevato costo del personale, che ha raggiunto circa 1,98 miliardi di euro, e gli ammortamenti legati ai cartellini dei giocatori, che nel 2023/24 hanno toccato quota 778 milioni di euro . Questa situazione evidenzia una dipendenza strutturale da finanziamenti esterni e plusvalenze, sollevando interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del sistema calcio italiano.

Massimo Cellino (LaPresse) Goalsicilia

Mano pesante del Tribunale Federale

La sentenza di primo grado ha confermato la penalizzazione del Brescia con 8 punti, di cui 4 da scontare nel campionato appena concluso e 4 nella prossima stagione, a causa del mancato pagamento dei contributi nei termini stabiliti. Questa decisione del Tribunale Federale Nazionale riscrive la classifica, portando il Brescia del presidente Cellino al terzultimo posto e, di conseguenza, retrocedendolo in Serie C.

La penalizzazione ha significative ripercussioni sulla lotta salvezza: il Frosinone mantiene la categoria, mentre la Sampdoria affronterà la Salernitana nel play out nonostante la retrocessione sul campo. Tuttavia, il Brescia ha annunciato il ricorso in appello, il cui esito potrebbe ulteriormente modificare la situazione. Nel frattempo, le date previste per i play-out sono il 15 e il 20 giugno.