Inzaghi incastrato dalle intercettazioni: condannato a oltre 14 anni | Anche l’Inter coinvolta in questo scandalo
Si torna a parlare dei nerazzurri e del caso ultras, in tv e sui social, rese note alcune intercettazioni con protagonista Inzaghi jr.
Il caso degli ultras di San Siro ha portato alla luce un’estesa rete di attività illecite gestite dai capi delle curve di Inter e Milan, con forti legami con la ‘Ndrangheta. Le indagini della Procura di Milano hanno svelato un vero e proprio “business” attorno allo stadio, includendo estorsioni a parcheggiatori e venditori ambulanti, oltre al controllo del merchandising e della rivendita di biglietti.
Sono state emesse 19 misure cautelari a carico di altrettanti ultras. L’inchiesta ha evidenziato come i gruppi ultras fossero organizzati quasi come una “milizia privata”, con una propria struttura e un territorio di influenza ben definito, arrivando a condizionare la vita delle società calcistiche.
Un passaggio cruciale nelle indagini è stato l’omicidio di Antonio Bellocco, figura legata alla ‘Ndrangheta, avvenuto nel settembre 2024. Andrea Beretta, ex capo della Curva Nord dell’Inter e successivamente collaboratore di giustizia, è stato coinvolto nell’omicidio, fornendo dettagli che hanno accelerato il procedimento giudiziario.
Poche settimane fa il giudice ha condannato 16 ultras a pene che vanno dai due ai dieci anni di reclusione per reati che includono omicidio, estorsione e associazione a delinquere con aggravante mafiosa. Tra i condannati figurano Andrea Beretta e Luca Lucci, storico leader degli ultras del Milan, entrambi a dieci anni di carcere.
La Procura Federale sul caso ultras
La Procura Federale della FIGC, nell’ambito del caso ultras di San Siro, ha aperto un’indagine sportiva per verificare eventuali violazioni da parte delle società Inter e Milan e dei loro tesserati, in seguito alle indagini della magistratura. I provvedimenti hanno incluso multe significative per i club (70.000 euro per l’Inter e 30.000 per il Milan), basate sulla responsabilità oggettiva.
Simone Inzaghi, ex allenatore dell’Inter, e Hakan Calhanoglu, centrocampista nerazzurro, hanno patteggiato una giornata di squalifica ciascuno. La sanzione è stata comminata per aver avuto rapporti con esponenti di gruppi ultras non convenzionati con le società, in violazione all’articolo 25 comma 10 del Codice di Giustizia Sportiva.
Le intercettazioni rese note da Giletti
Nel corso del programma Lo Stato delle cose, Massimo Giletti ha fatto ascoltare alcune intercettazioni che coinvolgono Giuseppe Caminiti, parcheggiatore di San Siro e legato alla ‘ndrangheta, e il figlio dell’allenatore Simone Inzaghi, Tommaso. Il parcheggiatore chiede ad Inzaghi jr biglietti per lo stadio che gli sono stati procurati e dice “Tommy ti ringrazio di cuore, sei stato super gentile. Sia te che tuo papà. Come te ho fatto sempre tutto col cuore, da parte mia sono sempre a disposizione”.
A questo punto interviene il presentatore che spiega: “Un ragazzino come fa a sapere chi è Caminiti? Per loro ‘Pino’ è quello che mette le macchine dentro San Siro. ‘Hai bisogno del posto? Ok, ti procuro una maglietta o un biglietto’. Il problema è che a Milano, il Comune fa finta di non sapere chi gestisce i parcheggi. Hanno fatto finta di non sapere chi era quel personaggio, un uomo della ‘Ndrangheta, condannato a oltre 14 anni per spaccio internazionale di droga”.