Inter, dagli ultras alla mafia: “società ambigua sui reati” | Ecco come li hanno smascherati

Ancora polemiche attorno alla società nerazzurra per le note vicende extracalcistiche. Arriva una stoccata polemica.
L’inchiesta “Doppia Curva“, avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha portato alla luce un sistema criminale radicato nelle curve dello stadio di San Siro. Le indagini hanno rivelato che i gruppi ultras esercitavano un controllo capillare su attività economiche legate alle partite, come la rivendita illegale di biglietti, la gestione abusiva dei parcheggi e la vendita di cibo e gadget.
Parallelamente, la Procura Federale della FIGC ha avviato un’inchiesta sportiva per accertare eventuali violazioni del codice di giustizia sportiva da parte di tesserati e delle società coinvolte. Tra i tesserati ascoltati figurano l’allenatore Inzaghi e il centrocampista Calhanoglu, entrambi dell’Inter. L’indagine mira a verificare se vi siano stati comportamenti non conformi alle normative sportive.
Le società Inter e Milan si sono costituite parte civile nei procedimenti giudiziari in corso, insieme alla Lega Serie A. Tuttavia, la Procura Federale potrebbe procedere con deferimenti nei confronti dei club e dei tesserati coinvolti. Secondo le normative vigenti, le società rischiano sanzioni pecuniarie per responsabilità oggettiva, mentre i tesserati potrebbero essere soggetti a sanzioni disciplinari.
L’inchiesta “Doppia Curva” rappresenta un caso emblematico di come la criminalità organizzata possa infiltrarsi nel mondo del calcio, sfruttando le tifoserie organizzate per gestire attività illecite. Le indagini in corso, sia penali che sportive, mirano a fare chiarezza su questi rapporti e a garantire l’integrità del sistema calcistico italiano.
A Bologna sconfitta per l’Inter
Nell’ultima sfida di Serie A, l’Inter ha subito una sconfitta per 1-0 contro il Bologna, con un gol di Riccardo Orsolini nei minuti di recupero. Il gol è scaturito da una rimessa laterale battuta alcuni metri più avanti rispetto al punto in cui il pallone era uscito, come sottolineato dall’ex arbitro Luca Marelli. Il VAR non è intervenuto poiché non può agire su simili situazioni.
Le proteste dell’Inter sono state immediate e accese. Al termine della partita, diversi giocatori nerazzurri, tra cui Martinez e Dimarco, hanno circondato l’arbitro Andrea Colombo protestando vivacemente per il mancato intervento su quella rimessa. Tuttavia la gara è terminata 1-9 per i felsinei.

Saviano inasprisce le polemiche
Al termine della partita Bologna-Inter, lo scrittore Roberto Saviano ha commentato sui social la sconfitta dei nerazzurri con un post molto discusso. In una storia su Instagram, ha scritto: “Gooool!!! Un gol contro la curva più ndranghetista del paese, contro una società – l’Inter – che ha fatto della sua ambiguità con i clan la sua cifra“.
Le sue parole hanno scatenato forti reazioni, soprattutto tra i tifosi interisti, che si sono sentiti attaccati. In seguito alle polemiche, Saviano ha precisato di non aver voluto generalizzare, ma di riferirsi in modo specifico alla frangia della curva dell’Inter, che a suo dire rappresenta “la più infiltrata d’Italia”. Ha inoltre accusato la società di non aver preso posizione in maniera chiara contro certe dinamiche.