Inter, ciclone plusvalenze fittizie: 150 milioni di incassi definiti irregolari | La società deve spiegazioni alla finanza

10
Beppe Marotta (LaPresse) Goalsicilia

L’attenzione social si è concentrata ancora una volta sulla società nerazzurra, facendo parallelismi con altri club.

L’Operazione Prisma continua a tenere banco, un’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura di Torino e poi trasferita a Roma, che ha travolto la Juventus e i suoi ex vertici. Le accuse sono pesanti e variegate: si parla di false comunicazioni sociali, aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della Consob.

Il cuore dell’indagine batte su due filoni principali: le controverse plusvalenze fittizie, dove la Procura ipotizza una manipolazione dei valori dei calciatori per gonfiare i bilanci, e le cosiddette “manovre stipendi”, accordi segreti che avrebbero eluso le norme del fair play finanziario.

Sul fronte giudiziario, la strada è ancora aperta. Molti ex dirigenti hanno chiesto il patteggiamento, un tentativo di chiudere la partita legale con pene sospese e risarcimenti. La decisione del GUP è attesa per il 22 settembre.

Le ripercussioni non si sono fatte attendere nemmeno in ambito sportivo. La Procura Federale ha inflitto alla Juventus una penalizzazione di 15 punti in classifica (poi ridotta a 10). Per le manovre stipendi, il club ha patteggiato con un’ammenda di 718mila euro, mentre gli ex dirigenti hanno ricevuto diverse inibizioni, segnando un capitolo amaro nella storia recente bianconera.

Le plusvalenze fittizie

Nel calcio, la plusvalenza rappresenta il guadagno economico che una società realizza dalla cessione di un calciatore. Si calcola come la differenza tra il prezzo di vendita del giocatore e il suo valore residuo a bilancio, che diminuisce nel tempo attraverso l’ammortamento annuale. Le plusvalenze sono una voce fondamentale per i bilanci dei club.

Le plusvalenze diventano “fittizie” o “gonfiate” quando il valore attribuito a un calciatore in una transazione, in particolare negli scambi, non riflette il reale valore di mercato del giocatore. Questo accade spesso in operazioni “a specchio”, dove due club si scambiano giocatori valutandoli eccessivamente per generare plusvalenze reciproche e artificialmente “abbellire” i propri bilanci.

San Siro Meazza (LaPresse) Goalsicilia

L’Inter e le mini plusvalenze-Social scatenati

L’Inter, negli anni scorsi, ha generato circa 150 milioni di euro in plusvalenze attraverso la cessione di giovani calciatori del proprio vivaio, le cosiddette “mini plusvalenze”. Questa strategia, incentrata sulla valorizzazione dei talenti cresciuti in casa per poi cederli a cifre significative, ha rappresentato una voce importante nel bilancio nerazzurro, contribuendo a sostenere le finanze del club.

Nonostante la regolarità di tali operazioni non sia mai stata messa in discussione da inchieste ufficiali, sui social alcuni utenti hanno sollevato dubbi. C’è chi ha chiesto “Dovrebbe intervenire la finanza, come sappiamo se queste plusvalenze erano regolari?”, e chi ha affermato “È palese che erano anche queste fittizie”. È importante sottolineare che queste rimangono solo congetture e voci diffuse su X, prive di riscontri ufficiali o procedimenti aperti nei confronti dell’Inter.