“Indagato per auto riciclaggio”: Gravina a processo a Sulmona | “Squalifica internazionale e condanne del tar”

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Gabriele Gravina (LaPresse) Goalsicilia

È al centro della bufera mediatica e social il presidente della FIGC che ha dovuto fare i conti anche con alcune noie legali. 

Gabriele Gravina, classe 1953, ha intrapreso una lunga e significativa carriera dirigenziale nel mondo del calcio prima di giungere al vertice della Federazione. La sua esperienza si è consolidata in particolare nella Lega Pro, l’organismo che gestisce i campionati di Serie C. Ha ricoperto la carica di presidente della Lega Pro dal 2015 fino all’ottobre 2018.

Il suo percorso lo ha portato alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Gravina è stato eletto per la prima volta presidente della FIGC il 22 ottobre 2018, succedendo al commissario Roberto Fabbricini. La sua elezione avvenne con una larga maggioranza, ottenendo il 97,20% dei voti al primo scrutinio, segno di un ampio consenso trasversale tra le varie componenti del calcio.

Da allora, Gravina è stato riconfermato alla guida della FIGC in più occasioni, consolidando la sua posizione. Nel 2021 è stato rieletto con il 73,45% dei voti, e più recentemente, pochi mesi fa, è stato nuovamente confermato alla presidenza con un’altissima percentuale del 98,68% dei voti, estendendo il suo mandato fino al 2028.

Questa costante riconferma testimonia il supporto ricevuto dalle diverse anime del calcio italiano: Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro, l’Associazione Italiana Calciatori e l’Associazione Italiana Allenatori Calcio si sono schierate a suo favore nelle diverse tornate elettorali.

Problemi legali a Sulmona

Gabriele Gravina si trova al centro di una vicenda giudiziaria riguardante la vendita di una sua collezione di libri antichi. L’inchiesta, partita dalla Procura di Roma e poi spostata a Sulmona (luogo in cui sarebbero stati accreditati alcuni bonifici), così come riportato da “Calcio e Finanza”, lo vede indagato per presunto autoriciclaggio e appropriazione indebita.

La vicenda riguarderebbe presunte irregolarità legate alla cessione di un’ingente collezione di volumi antichi. Secondo quanto emerso dall’indagine, come ha riportato “Sky TG24”, la vendita avrebbe avuto passaggi poco chiari, con l’ipotesi che il denaro incassato per i libri potesse essere correlato ad altre operazioni, come la sottoscrizione di contratti di consulenza. Gravina ha sempre respinto le accuse, dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti contestati e confidando nell’accertamento giudiziario.

Gabriele Gravina (LaPresse) Goalsicilia

Polemiche sulla FIGC

Massimo Cellino, in un’intervista a “Report” su Rai 3, ha ammesso un episodio controverso risalente al 2006, durante il periodo di Calciopoli. L’allora vicepresidente della Lega Calcio raccontò di aver distrutto un faldone contenente documenti relativi a presunte false fideiussioni di diverse società calcistiche. L’ammissione, che ha generato un procedimento disciplinare poi archiviato per prescrizione (come riportato dalla FIGC stessa), ha riacceso i riflettori su opacità e tentativi di occultamento di prove nell’ambiente calcistico di allora.

La gestione attuale del calcio italiano, in particolare dopo i recenti insuccessi della Nazionale, ha portato molti tifosi e addetti ai lavori a chiedere le dimissioni del presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Le critiche si sono intensificate dopo la recente sconfitta contro la Norvegia che ha compromesso il cammino Mondiale. Sondaggi e commenti social, evidenziano un forte malcontento e la convinzione che sia necessaria una profonda rifondazione.