Impossibile ripagare il debito societario: il fallimento diventa realtà | Addio allo storico club italiano

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San Siro stadio Meazza (LaPresse) Goalsicilia

Brutte notizie per un glorioso club che in passato è stato protagonista anche in Serie A. Il calcio italiano è ferito. 

Il calcio italiano attraversa da anni una profonda crisi, che si manifesta non solo con risultati altalenanti delle nazionali e la scarsa competitività in Europa, ma soprattutto con la fragilità finanziaria di molti club. Le cause sono molteplici: gestione spesso poco oculata, mancanza di investimenti in infrastrutture e settori giovanili.

Questa instabilità si traduce purtroppo in frequenti fallimenti societari, che colpiscono anche squadre con una storia importante e che hanno militato in Serie A. Esempi recenti includono la Reggina (che ha avuto problemi nel 2015 e di nuovo nel 2023), il Chievo Verona (fallito nel 2021), il Palermo (nel 2019) e il Catania (nel 2022).

Dal 2000 ad oggi, si contano oltre 180 società professionistiche fallite nel calcio italiano, una media di circa 7 ogni anno. Molte di queste appartengono alle serie minori, ma il fenomeno non ha risparmiato anche club di Serie A o che ambivano a tornarci, dimostrando una criticità diffusa e persistente nel sistema.

Per superare questa crisi, è fondamentale un cambiamento di rotta. Servono riforme profonde che incentivino la sostenibilità economica, la valorizzazione dei giovani talenti italiani attraverso i settori giovanili e un ammodernamento delle infrastrutture.

Addio a Spal e Lucchese

Il calcio italiano continua a essere segnato da gravi problemi finanziari, come dimostrano i recenti casi di Spal e Lucchese. Entrambe le società hanno incontrato serie difficoltà economiche che ne hanno compromesso la partecipazione ai rispettivi campionati. La Spal, dopo aver conquistato la salvezza sul campo in Serie C, ha annunciato la mancata iscrizione.

Analogamente, la Lucchese ha affrontato un’altra crisi finanziaria culminata in un fallimento dichiarato dal tribunale nel maggio 2025. Per la squadra toscana si tratta del quarto crac in diciassette anni. Nonostante gli sforzi per la salvezza sul campo in Serie C, i debiti elevati e la mancanza di nuovi investitori hanno reso impossibile la prosecuzione dell’attività nella categoria, costringendo il club a valutare una ripartenza dai dilettanti.

San Siro Meazza (LaPresse) Goalsicilia

Esiti campionato e ironia social

La Salernitana è retrocessa in Serie C dopo aver perso il play out contro la Sampdoria. La gara di ritorno, disputatasi all’Arechi e terminata 0-2 (che diventerà 0-3 a tavolino per lancio di oggetti), ha sancito il ritorno dei granata nella terza divisione. Un epilogo amaro per una stagione difficile, che ha visto la Salernitana lottare fino all’ultimo.

La retrocessione della Salernitana ha scatenato la reazione dei tifosi dell’Avellino, recentemente promossi in Serie B. Sui social, gli irpini hanno dato il via a una serie di sfottò e vendette, ricordando ai rivali i periodi difficili vissuti dall’Avellino, in particolare quando rischiava il fallimento. Una rivalità storica e accesa che si rinnova.