“Imane Khelkf è un’atleta di sesso maschile”: la WBO conferma tutto dopo gli esami | Milioni di multa e restituzione delle medaglie

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Imane Khelif (LaPresse) Goalsicilia

Ancora accuse e voci indaganti sulla pugile algerina che ha vinto la medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi di Parigi. 

Imane Khelif è una pugile algerina nata nel 1999 a Aïn Sidi Ali, nella provincia di Laghouat. Cresciuta nel villaggio rurale di Biban Mesbah, ha affrontato fin da giovane numerosi ostacoli legati alla sua passione per lo sport. Inizialmente praticava il calcio, ma a 16 anni ha deciso di dedicarsi alla boxe, nonostante le resistenze familiari e sociali.

Per finanziare i suoi allenamenti, Imane ha venduto rottami metallici e sua madre preparava couscous da asporto. Con determinazione, è riuscita a superare le difficoltà economiche e a raggiungere il centro di allenamento a Tiaret, dove ha iniziato a farsi notare. La sua carriera internazionale è iniziata nel 2018, quando ha partecipato ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti a Nuova Delhi, classificandosi al 17º posto.

Nel 2022, ha fatto storia diventando la prima pugile algerina a raggiungere la finale ai Campionati mondiali, dove ha ottenuto la medaglia d’argento. Nello stesso anno, ha vinto l’oro ai Giochi del Mediterraneo di Orano e ai Campionati africani di pugilato. Questi successi l’hanno consacrata come una delle atlete più promettenti del panorama pugilistico femminile.

Oltre alla sua carriera sportiva, Imane è anche ambasciatrice dell’UNICEF, impegnandosi nella promozione dell’attività fisica tra le ragazze in Algeria, dove le opportunità per le donne sono limitate. Il suo messaggio ai giovani è chiaro: “Non lasciare che gli ostacoli abbiano la meglio, bisogna resistere a qualsiasi difficoltà”.

L’oro alle Olimpiadi

Imane Khelif ha trionfato alle Olimpiadi di Parigi 2024, conquistando la medaglia d’oro nel pugilato femminile categoria 66 kg. In finale, ha battuto la cinese Liu Yang con un verdetto unanime, diventando la prima donna algerina, africana e araba a vincere un oro olimpico nella boxe.

Il suo percorso è stato segnato da polemiche legate alla sua identità di genere, con accuse infondate di non essere una donna. Nonostante ciò, ha affrontato le difficoltà con determinazione, dichiarando che la sua vittoria rappresenta una rivincita per la dignità e l’onore di ogni donna. Dopo il trionfo, ha presentato denuncia per cyberbullismo a Parigi.

Imane Khelif (LaPresse) Goalsicilia

“È di sesso maschile” ennesima fake news

Nelle ultime settimane si è tornato a parlare di Imane Khelif. Sono infatti tornate a circolare voci infondate riguardo alla sua identità di genere. Un articolo di un blog e alcuni post su Facebook hanno affermato che la World Boxing Organization (WBO) avesse sospeso Khelif, le avesse revocato la medaglia d’oro, punendola con una multa da 25 milioni di dollari.

La WBO ha prontamente smentito tali notizie, dichiarando che non ha mai preso provvedimenti disciplinari nei suoi confronti. Inoltre, l’organizzazione ha sottolineato di riconoscere la Khelif come donna. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha confermato che Khelif è riconosciuta come donna e ha rispettato tutti i requisiti medici e di idoneità per partecipare alle competizioni.