“Il Papa lo ha ucciso lui”: l’ex Juventus “accusato” | La maledizione ha colpito ancora

La morte di Papa Francesco ha scosso il mondo e non è stato da meno l’ambiente del calcio. Spunta una teoria noir.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, ha sempre nutrito una profonda passione per il calcio, in particolare per il San Lorenzo de Almagro, storico club di Buenos Aires. Fin da giovane, accompagnava il padre, che aveva giocato a basket per il club, dove nacque il suo legame con la squadra. Questo amore si è mantenuto vivo nel tempo, tanto che nel 2008, da cardinale, celebrò la messa per il centenario del club.
Anche durante il suo pontificato, Papa Francesco non ha mai nascosto il suo tifo per il San Lorenzo. In un gesto di umiltà e fedeltà, nel 2013 rinnovò personalmente l’abbonamento al club, pagando di tasca propria. La sua passione per il calcio era ben nota, e spesso riceveva in dono maglie di squadre di tutto il mondo.
Il Papa vedeva nel calcio una metafora della vita sociale. In un incontro con giovani calciatori, sottolineò l’importanza del gioco di squadra, affermando che “il calcio è un gioco di squadra, non ci si può divertire da soli”. Per lui, lo sport era un mezzo per promuovere valori come la solidarietà, l’impegno e la cooperazione, contrastando l’individualismo dilagante nella società moderna.
Nonostante il suo ruolo di leader spirituale, Papa Francesco non dimenticò mai le sue radici e la sua passione per il calcio. Il suo legame con il San Lorenzo de Almagro rappresentava non solo un’affiliazione sportiva, ma anche un simbolo della sua vicinanza al popolo e della sua semplicità.
Il calcio si è fermato
Il mondo del calcio italiano si è fermato in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta lunedì 21 aprile. La Lega Serie A ha annunciato il rinvio di tutte le partite previste per quel giorno. Anche le gare del campionato Primavera e della Serie B sono state sospese, estendendo il rispetto istituzionale a tutte le categorie del calcio nazionale.
In occasione dei funerali, previsti per sabato 26 aprile, il governo italiano ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale e ha disposto la sospensione di tutti gli eventi sportivi per quella giornata. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha inoltre invitato tutte le federazioni a osservare un minuto di silenzio.

La “maledizione Ramsey”
Come riportato da “Calciatori Brutti”, sta tornando virale la bizzarra “maledizione Ramsey”. La singolare teoria lega i gol del calciatore gallese alla scomparsa di personaggi famosi, citando in passato Steve Jobs, Bin Laden, David Bowie e Whitney Houston. Ora, a questa lista si aggiunge anche Papa Francesco.
La riemersione di questa teoria noir è dovuta al recente incarico di Ramsey come allenatore del Cardiff in una situazione d’emergenza. Pur essendo ancora formalmente un giocatore, la sua nomina, seguita a breve distanza dalla notizia della morte del Pontefice, ha riacceso la fantasia dei tifosi.