Il futuro del calcio a Messina è appeso a un filo. Dopo la retrocessione in Serie D e con una situazione societaria gravemente compromessa, si moltiplicano gli appelli per trovare una soluzione concreta e tempestiva che garantisca continuità alla tradizione calcistica della città.
Serie D, l’opzione naturale ma complicata
La retrocessione sul campo contro il Foggia ai playout destina l’Acr Messina alla Serie D, ma il ritorno al massimo campionato dilettantistico non sarà automatico. Le difficoltà derivano da un passivo complessivo di circa 810 mila euro, a cui si aggiungono tassa di iscrizione e garanzia fideiussoria.
A rendere la situazione ancora più critica è l’inattività della proprietà, giudicata dalla Procura non più idonea alla gestione del club. Il 10 giugno è fissata la prima udienza per la procedura di fallimento. Se i soci non interverranno, è molto probabile l’apertura di un’azione giudiziaria con la nomina di un curatore.
Le possibili strade: saldo parziale o cessione del ramo sportivo
Una possibilità sarebbe il saldo dei debiti sportivi da parte degli attuali soci, almeno parzialmente, per rendere più appetibile un eventuale passaggio di mano. In alternativa, il curatore nominato dal tribunale potrebbe cedere il ramo sportivo, aprendo alla pubblicazione di un bando e a nuove manifestazioni d’interesse, sulla scia del caso Lucchese.
L’ipotesi Eccellenza e il nodo “identità”
Se la Serie D dovesse sfumare, resta il “piano B” dell’Eccellenza, magari attraverso un nuovo progetto pulito, senza eredità debitorie, che riparta con basi solide. Si è parlato della possibile sinergia con la Messana, storica società cittadina, che potrebbe rappresentare una soluzione concreta. Tuttavia, molti invocano con forza un concetto chiave: “Il Messina è il Messina”.
La Gazzetta del Sud sottolinea che la storia e l’identità del club giallorosso non possono essere disperse, anche nel rispetto di tutte le realtà locali. Serve una presa di posizione forte da parte della politica e delle istituzioni sportive per garantire che Messina continui ad avere un posto di rilievo nel calcio italiano.
Appello alle istituzioni
L’invito è chiaro: basta alibi, no a scorciatoie, è il momento di agire. Serve un’azione decisa da parte di enti locali, FIGC e investitori per salvare il calcio messinese, prima che la crisi attuale diventi definitiva.