Il caso Messina, Carbone attacca: «Debito salito da 80 a 200mila euro e nessuno dà spiegazioni»
MESSINA – Proseguono le tensioni sul fronte politico e societario attorno all’Acr Messina. Durante l’ultima riunione della quinta commissione consiliare, l’assenza dell’amministrazione comunale ha fatto esplodere nuovamente le critiche del consigliere Dario Carbone, già duro nel corso del dibattito sul terzo anno di mandato della Giunta. Al centro dell’attacco, l’assessore allo sport Massimo Finocchiaro e la gestione dei rapporti con il club peloritano.
«Ogni volta che si discute dei rapporti e delle posizioni debitorie dell’Acr Messina in Consiglio o in Commissione – ha dichiarato Carbone – mi sento Willy Coyote che insegue Beep Beep senza mai riuscire ad acciuffarlo». Il consigliere di Fratelli d’Italia ha poi rincarato la dose: «Anche oggi l’assessore Finocchiaro e il direttore generale Puccio sono risultati assenti, sempre per “giustificati motivi”. Nessuno si è presentato per dare risposte valide sul debito attuale – che in una settimana è “magicamente” passato da 80.000 euro a oltre 200.000 – e sull’entità della Tari da versare per l’utilizzo dello stadio». Il confronto è stato quindi rinviato alla fine del mese.
Nel frattempo, resta sospesa anche la situazione societaria. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, sono ancora due le strade aperte per definire il futuro dell’Acr Messina: la prima conduce al gruppo guidato dall’imprenditore messinese Giuseppe Peditto, tornato in corsa dopo l’apparente stop dello scorso fine settimana; la seconda porta di nuovo ad AAD Invest Group e a Pietro Sciotto, con ogni possibile cessione rinviata a dopo l’omologazione del piano concordatario.
Il tribunale ha chiesto nuovi documenti e garanzie formali al gruppo Peditto: tra questi, la visura storica della società designata per gestire il club, alcune modifiche contrattuali e precisazioni sulle coperture finanziarie. Prima del via libera serviranno tre pronunciamenti favorevoli: dal commissario giudiziale Maria Di Renzo, da un esperto contabile nominato dal tribunale e infine dalla sezione fallimentare in composizione collegiale.
Intanto incombe una scadenza cruciale: entro il 10 agosto, l’attuale proprietà dovrà depositare il piano di rientro, ultimo passo per evitare la liquidazione giudiziale e avviare concretamente la nuova stagione in Serie D, il cui avvio è fissato per il 7 settembre, con esordio in Coppa Italia previsto il 24 agosto contro la Vigor Lamezia.
Il tempo stringe. E la città attende risposte.