Gli americani non lo vogliono: il Milan può fare a meno di lui | Ha ammesso tutto in diretta

Possibili novità importanti in casa Milan, sia per il presente che per il futuro. La decisione potrebbe arrivare dalla proprietà.
La stagione del Milan è stata segnata da delusioni in campionato e Champions League, con l’unico obiettivo rimasto la vittoria in Coppa Italia. Sotto la guida di Paulo Fonseca, il club ha ottenuto 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte in 24 partite, con una media di 1,67 punti a partita. Nonostante una vittoria significativa contro l’Inter, la squadra ha faticato a mantenere una costanza di rendimento.
A partire dal 30 dicembre 2024, Sergio Conceição ha preso il posto di Fonseca. Tuttavia, i risultati non sono migliorati: il Milan ha ottenuto 2 pareggi e 6 sconfitte nelle prime 8 partite con il nuovo allenatore, con una media di 0,75 punti a partita, inferiore a quella di Fonseca . La squadra è attualmente al nono posto in Serie A, lontana dalla zona Champions.
In Champions League, il Milan è stato eliminato ai play off, deludendo le aspettative. In Coppa Italia, tuttavia, la squadra ha raggiunto la finale, dove affronterà lil Bologna, con l’obiettivo di conquistare il primo trofeo stagionale.
La Coppa Italia rappresenta ora l’ultima opportunità per il Milan di salvare una stagione altrimenti deludente. La vittoria in questo torneo potrebbe anche determinare il futuro di Conceição, con voci che suggeriscono le sue dimissioni in caso di trionfo.
La dirigenza rossonera
La dirigenza del Milan è caratterizzata da una struttura consolidata, con alcune posizioni chiave ancora in fase di definizione. La proprietà è detenuta da RedBird Capital Partners, guidata da Gerry Cardinale, che ha acquisito il club nel 2022. Il presidente è Paolo Scaroni, mentre l’amministratore delegato è Giorgio Furlani. Franco Baresi ricopre il ruolo di vicepresidente onorario, simbolo della tradizione rossonera.
Attualmente, il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo. Tra i candidati più discussi c’era Paratici, poi Igli Tare. Questa incertezza nella leadership sportiva ha suscitato preoccupazioni tra i tifosi, soprattutto in un periodo di risultati deludenti. Alcuni sostenitori hanno espresso il loro malcontento con proteste, evidenziando la necessità di una maggiore stabilità e chiarezza nella gestione del club.
“Gli americani non vogliono un ds”
Walter Sabatini, ex direttore sportivo di Roma, Lazio e Palermo, ha recentemente commentato la situazione del Milan in un’intervista a 7 Gold. Secondo Sabatini, la decisione di non nominare un direttore sportivo sarebbe stata presa dalla proprietà americana del club, RedBird. Ha sottolineato che, a differenza delle tradizioni italiane, gli americani vedono questa figura come “invadente” e preferiscono gestire direttamente le operazioni di mercato.
Sabatini ha criticato aspramente l’addio a Paolo Maldini e Frederic Massara, definendolo un errore grave. Ha affermato che la loro gestione ha portato il Milan a vincere lo scudetto e a qualificarsi per la Champions League, e che la loro cacciata è stata ingiustificata.