È arrivato da pochi giorni ma ha già chiaro in mente il valore della sfida che lo attende. Samuel Giovane, centrocampista classe 2002 arrivato in prestito dall’Atalanta, si è presentato ufficialmente parlando del suo percorso e delle sue ambizioni in maglia rosanero.
«In carriera ho ricoperto diversi ruoli – mezzala, mediano, esterno a tutta fascia e anche difensore in una retroguardia a tre – e posso adattarmi dove serve» ha spiegato Giovane. «L’anno scorso ho giocato soprattutto da centrocampista, ma sarò pronto a rispondere in qualsiasi posizione mi chiederà il mister».
Sul trasferimento al Palermo, Giovane ha raccontato: «Quando ho saputo dell’interessamento ero in ritiro a Bergamo e sono stato subito entusiasta. La trattativa è stata lunga, ma ho voluto fortemente questa destinazione. Palermo è una piazza ambiziosa, proprio come me».
Non è mancato un passaggio sulla sua esperienza con la Nazionale Under 20: «Il Mondiale è stato indimenticabile, ti permette di confrontarti con un calcio diverso. Con Desplanches, che è un grande amico, ho parlato subito quando ho saputo del Palermo: mi ha detto cose bellissime sulla città e sulla squadra».
Il primo gol tra i professionisti resta un ricordo speciale: «Segnai a Bolzano contro il mio ex allenatore Castori. Voglio migliorarmi sotto porta, arrivo spesso vicino all’area ma finora ho segnato poco».
Poi uno sguardo alla pausa per le nazionali: «Ci è servita per mettere benzina nelle gambe. I compagni mi hanno accolto benissimo e con Inzaghi ho trovato subito intesa. Non mi sembra di essere qui da pochi giorni, ma da mesi».
Infine, l’impatto con il Barbera e le ambizioni personali: «Giocare in quello stadio è stato incredibile. Palermo rappresenta uno step fondamentale per la mia crescita. Ho 22 anni e già tre campionati di B alle spalle: ora voglio sfruttare questa opportunità al massimo».