Un’impresa che resterà nella memoria della città: il Gela conquista la promozione in Serie D al termine di una rimonta spettacolare. I biancazzurri di Gaspare Cacciola ribaltano il 2-0 dell’andata contro il Canosa con un secco 3-0 al “Vincenzo Presti”, davanti a un pubblico in delirio e a dieci anni esatti dall’ultima apparizione in quarta serie.
Come racconta Andrea Scudera sul Giornale di Sicilia, «il primo tempo non è stato dei più semplici: dominio nel possesso palla ma poche idee in zona offensiva e nessuna occasione realmente pericolosa». Ma la svolta è arrivata nella ripresa, grazie a mosse decisive dalla panchina. Cacciola ha rivoluzionato lo schieramento, passando dal classico 4-3-3 a un più aggressivo 4-3-1-2, inserendo Cocimano e Savasta per Caronia e Prestia.
Proprio Luca Savasta è stato l’uomo copertina della giornata. «Il suo ingresso ha cambiato la partita», scrive ancora Scudera sul Giornale di Sicilia. Due delle tre reti portano la sua firma, tra cui quella del 2-0 al 44’ del secondo tempo che ha chiuso virtualmente i giochi. In mezzo, anche la zampata del compagno di reparto Ivan Agudiak, a completare una rimonta tanto attesa quanto meritata.
A fine gara, il direttore sportivo Alessandro Bonaffini ha espresso tutta la sua emozione: «Sin dall’inizio della stagione ho creduto in questo gruppo. È bello che a decidere sia stato proprio Savasta, sempre pronto quando chiamato in causa. Sono orgoglioso di ognuno di loro» (Giornale di Sicilia).
Gioia Gela, delusione Modica. Nell’altra finale, la squadra iblea non è riuscita a replicare il 3-2 dell’andata: il Real Aversa si è imposto per 2-0, spegnendo così il sogno promozione dei rossoblù.
A Gela, invece, è scoppiata la festa. Una festa che mancava da troppo tempo.