A Catania nessuno vuole parlare apertamente di Serie B, neppure Domenico Toscano, allenatore che ha già conquistato la promozione con Ternana, Novara, Reggina e Cesena. Ma come scrive Giovanni Finocchiaro sulla Gazzetta dello Sport, i numeri di questo avvio di stagione rendono difficile contenere l’entusiasmo: primato solitario (con una gara in meno per la Salernitana), 11 gol segnati, nessuno subito e sette marcatori diversi.
Il Gazzetta dello Sport ricorda come il club, guidato dal presidente Pelligra insieme a Grella, Zarbano e Pastore, abbia ridato slancio a una città che vive di calcio. Dal 2022, anno della cancellazione dolorosa e della ripartenza dalla Serie D, la società è stata rifondata con investimenti mirati. Oggi il Massimino è tornato a riempirsi: 17.500 spettatori contro il Foggia all’esordio, quasi 18 mila contro il Monopoli e 12.080 abbonati. Domenica scorsa la curva ha esibito un gigantesco bandierone dedicato a Franco Battiato, con la scritta tratta dal brano La cura.
Giovanni Finocchiaro sottolinea sulla Gazzetta dello Sport l’impegno di Pelligra, deciso a investire nelle strutture: «Siamo in corsa per rilevare il centro sportivo di Torre del Grifo, chiuso da quattro anni, e vogliamo costruire nuovi campi vicino al centro cittadino per far crescere il vivaio». Nel frattempo, il ds Pastore e il dg Grella hanno lavorato su rinnovi e consolidamento della rosa, prolungando anche il contratto del portiere Dini.
Sul fronte tecnico, l’attacco è stato rinnovato dopo l’addio di Inglese, approdato alla Salernitana. Come riporta la Gazzetta dello Sport, oggi Toscano può contare su tre punte di spessore: Caturano, Forte e Rolfini, oltre al rientrante Cicerelli, reduce da 19 reti alla Ternana. Proprio lui, rimasto a Catania nonostante le voci di mercato, ha raccontato l’emozione per la doppietta su rigore al Massimino: «Basta questo per far comprendere la mia scelta».
Il Gazzetta dello Sport, attraverso l’analisi di Giovanni Finocchiaro, sottolinea che ufficialmente il club preferisce volare basso, ma la città e i tifosi respirano aria da categorie superiori. La B è un obiettivo che nessuno dichiara, ma che a Catania in molti iniziano a sognare.