Serie C

Forte: «Catania è un mondo a parte. Mi batto come un leone e voglio restare a lungo»

Nell’intervista concessa a La Sicilia, il centravanti del Catania Francesco Forte analizza il suo avvio di stagione e il momento della squadra, confermando carattere, ambizione e piena identificazione con l’ambiente rossazzurro. Come riportato da Giovanni Finocchiaro su La Sicilia, l’attaccante ha sottolineato il peso delle sei vittorie ottenute finora: «Siamo uniti, altrimenti non avremmo raggiunto questi risultati».

Secondo quanto evidenziato da Finocchiaro sulle pagine de La Sicilia, Forte non si concentra tanto sul numero dei gol quanto sulla continuità: «Io ragiono così, è il domani che conta. Certo che mi piazzo al momento giusto e segno, ma per me conta soprattutto tracciare prospettive personali». Sul gol più importante: «Quello alla Salernitana segnato al Massimino».

Come rimarcato ancora da Giovanni Finocchiaro su La Sicilia, Forte ha raccontato il lavoro svolto per arrivare in forma a Catania: «So quanta fatica ho fatto per conquistarmi ogni mattoncino del gruppo. Continuo a ragionare e a progredire giorno dopo giorno». E sulla città: «Catania per me è un punto di partenza ma anche di arrivo. Vorrei restare a lungo con questa maglia».

Nell’intervista pubblicata da La Sicilia, Forte ripercorre anche le sue esperienze passate tra Italia, Belgio, Inter e Venezia, raccontando come confrontarsi con campioni e ambienti diversi lo abbia formato tecnicamente e umanamente. Sulle sue caratteristiche e sul rapporto con Toscano è chiaro: «Cerco di dare tutto in campo. Toscano è un grande tecnico, cura i dettagli che fanno la differenza».

Infine, come riportato da Finocchiaro su La Sicilia, Forte spiega anche la sua esultanza iconica, il gesto dello squalo: «Quando ero nelle giovanili dell’Inter guardavo Negredo al Manchester City: mi hanno paragonato a lui, ed è rimasto quel gesto».

Una posizione netta, lucida e coerente con la leadership che il centravanti sta dimostrando sul campo.

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Redazione